Nei passati giorni abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Roberta Antignozzi.
L’ex allenatore del settore giovanile di Inter e Milan apre la chiacchierata sul Mondiale alle porte:
“Credo che giocare un Mondiale sia qualcosa di eccezionale e si abbiano grandissime motivazioni perciò le Azzurre arriveranno belle cariche e determinate. Spero di vederle, tra brevi vacanze e preparazione, anche pronte fisicamente per affrontare una manifestazione che sarà sicuramente ancora più difficile poiché il livello del calcio femminile è in grande ascesa. Mi aspetto un Mondiale divertente”.
L’ex calciatrice di Alessandria e Res Roma sul girone dell’Italia poi aggiunge:
“Sicuramente la Svezia parte favorita ma le partite vanno sempre giocate e non si può mai sapere come finiranno. Per lo stesso motivo, nonostante sulla carta l’Italia risulti favorita contro Argentina e Sudafrica, dovrà giocare al massimo per poter fare punti”.
La Bertolini ha parlato della speranza di far appassionare ancora di più gli italiani e la Antignozzi sottolinea a riguardo:
“Spero di vedere un bel gioco, che è spesso mancato ultimamente nel maschile, senza tuttavia generare critiche. Credo che si debba fare ancora un passo in avanti a livello culturale. Le partite, tutte, indistintamente dal genere e dallo sport, possono essere divertenti o noiose, se a qualcuno non piace il calcio femminile, che ha avuto più visibilità ed ha acquistato credibilità agli occhi di molti scettici, può tranquillamente guardare altro”.
Sulle ragazze che vedremo all’opera, invece, la Antignozzi resta cauta:
“Sulle scelte non entro perché non sarebbe professionale. Ogni tecnico vede a modo suo e convoca in base a ciò che vede, pensa e ritiene possa tornare utile per il proprio “progetto”.
Sulle giocatrici sarei curiosa di vedere qualche giovane, su tutte Giulia Dragoni, non solo perché è una ragazza che ho seguito da vicino, ma perché credo sia un talento incredibile. Questo grazie anche all’aumento generato al numero di tesserate che porta ad avere più scelta ed a un livello che può salire”.
L’ex centrocampista di Inter e Milan sulla Serie A invece ci dice:
“Il campionato è stato molto più equilibrato con qualche risultato inaspettato nonostante la classifica finale con 5-6 squadre molto distanti dalle ultime. La Roma mi é piaciuta moltissimo perché ha proposto un bel gioco ed avuto grande carattere. Ho potuto finalmente ammirare una giocatrice che secondo me aveva un potenziale enorme, ma non ancora espresso a pieno ovvero Manuela Giugliano. Una giocatrice come lei per quanto mi riguarda deve volere palla in qualsiasi situazione ed essere sempre al centro del gioco. In questo campionato credo sia stata fantastica. Ed è giovanissima perciò può essere uno dei pilastri delle azzurre”.
La chiusura è dedicata ad un ricordo legato al calcio femminile:
“Ne ho tanti ma dovendone scegliere uno dico che da giocatrice é stata la vittoria dello scudetto con la Lazio perché, al di là di tutto, mi sono allenata con le calciatrici più forti ed è stato fantastico. Da allenatrice la vittoria, nel 2018, del Torneo delle Regioni con la Rappresentativa U23 perché con pochissimo tempo. A disposizione e con molte difficoltà siamo riuscite a vincere come piace a me, con il gioco di squadra”.