La Polisportiva Airoldi è una società nata nel 1972 ad Origgio, in provincia di Varese, e vanta attività sportive come pallacanestro, atletica leggera, ciclismo, nuoto, pallavolo e calcio, dove in quest’ultima sezione ha una squadra maschile che ha disputato il Girone A di Terza Categoria Varese, chiudendo al quinto posto.
Dal 2019 la Airoldi, il cui nome è dedicato all’atleta Carlo Airoldi, ha iniziato il suo percorso nel mondo pallonaro in rosa e, a spiegarci i dettagli, è Carlo Ambrogio, che da quest’anno è Responsabile Settore Femminile, nonché tecnico delle Under 17.
Carlo come si è avvicinata la Airoldi nel calcio femminile?
«Il progetto nasce da un’idea dell’ex Responsabile Roberto Pirovano, attualmente al Parma Calcio 1913, che decise di avviare un Settore Giovanile interamente al femminile, per creare risorse interne alla prima squadra CSI esistente dal 2007 al 2021. In circa tre anni, nonostante il Covid, l’idea si è trasformata in realtà con la creazione delle squadre Under 10, Under 12, Under 15 e Under 17, e tutte sono iscritte ai campionati regionali FIGC diventando un vero punto di riferimento per il territorio. Per continuare la crescita, abbiamo ricercato una collaborazione col Parma che inizierà oggi».
Perché l’Airoldi ha scelto di collaborare col Parma?
«Abbiamo deciso di collaborare col Parma Academy in quanto ricercavamo un percorso di formazione strutturato per i nostri tecnici, ma anche una società che avesse molto interesse nel settore femminile, e riteniamo Parma sia la società perfetta per queste esigenze. In questa stagione abbiamo avuto la fortuna di essere ospiti al Tardini, conoscendo a fondo il valore del progetto gialloblù».
Quali sono i passi successivi che vorrà attuare l’Airoldi?
«La creazione della Prima Squadra dipenderà molto dagli Open Day, che saranno in programma sabato 8 luglio, e il 15 dello stesso mese ci sarà anche una festa dello sport. Tuttavia, si valuterà un’eventuale promozione delle Under 17 con le grandi».
Quanto è importante per l’Airoldi avere un settore femminile?
«Noi diamo molto risalto al settore femminile, perché i numeri sono in crescita e in questa stagione ci siamo tolte numerose soddisfazioni».
Secondo te, come sta il calcio femminile nella provincia di Varese?
«Sicuramente lo vedo migliorato, dove ci sono varie realtà che si stanno affermando».
Dove può arrivare l’Italia al Mondiale di quest’anno?
«Mi auguro che possa fare bene dove i quarti possono essere alla portata per la nostra Nazionale, anche se sogno di vedere l’Italia tra le prime quattro. Ho visto alcuni progressi nelle ragazze, poi grazie alla visibilità che offrirà la Rai, spero possa portare più spettatori possibili».
Che sogni vorresti realizzare per l’Airoldi Femminile?
«Ho due sogni. Il primo, essendo nel femminile da tanto tempo, far crescere le nostre ragazze con l’obiettivo di vederle un giorno giocare nel calcio che conta, il secondo è quello di migliorarci sempre di più e costruire la Prima Squadra fatta dalle nostre giovani».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Polisportiva Airoldi e Carlo Ambrogio per la disponibilità.