Un saluto a tutti i tifosi e sostenitori del Brescia CF e in modo particolare ai Girls Supporters,
Questi ultimi hanno rilasciato un comunicato e sul contenuto dello stesso mi sento in dovere di dare delle spiegazioni.
Se siete convinti che il fatto di giocare allo stadio Saleri di Lumezzane (alla cui dirigenza e al presidente Cavagna oltre che al Comune rinnovo i miei personali ringraziamenti anche a nome della ns Società per averci dato il permesso di utilizzare il loro impianto) alle ore 15.00 di mercoledì 8 novembre, sia stata una mia scelta, forse non sono stato chiaro nei precedenti comunicati, e per questo voglio provare a ripercorrere il cammino che ci ha condotto a questa situazione. Se poi non vorrete cambiare opinione non potrò che con profondo rammarico prendere atto della vostra decisione di non voler dare il vostro supporto alle nostre giocatrici.
Veniamo ai fatti.
La prima settimana di luglio la società del Brescia CF si è praticamente ritrovata senza la prima squadra per i fatti noti a tutti. Si è trattato di un breve periodo di sconforto che però è stato subito superato e che ha visto lo stesso diesse Cristian Peri rimboccarsi le maniche fino a riuscire a ricostruire la squadra con l’attuale gruppo di giocatrici guidate dal nuovo mister Piovani, che hanno dimostrato sul campo il loro valore, conquistando la Supercoppa, vincendo le prime due partite di campionato e superando brillantemente il primo turno della Champions contro l’Ajax.
Facciamo tuttavia un passo indietro: durante il viaggio di ritorno da Amsterdam, un po’ sconsolati per la sconfitta a mio parere ingiusta, ricevo la conferma da parte del Brescia Calcio Spa che non ci autorizza a giocare la partita di ritorno al Rigamonti.
A questo punto mi metto subito in contatto con la Figc per avvisare il Dipartimento CF che non potrò disputare la partita di ritorno, e questi mi rispondono che la Figc non può assolutamente rischiare di fare certe figure in Europa e di risolvere il problema.
Vi lascio immaginare a questo punto il mio stato d’animo.
Appena rientrato in sede sono immediatamente partito in auto per recarmi negli uffici del Brescia al Centro San Filippo, nella speranza di trovare il presidente Cellino. Durante l’attesa ho incontrato Tommaso Ghirardi, ex presidente del Parma, che mi chiede a cosa era dovuta la mi presenza negli uffici del Brescia.
Spiego che ero in attesa di incontrare il neo presidente del Brescia, nella speranza di riuscire a convincerlo a concedermi il campo per la partita di ritorno contro l’Ajax. Grazie anche al suo appoggio siamo riusciti a convincere Cellino a concederci il campo ma ad una condizione inderogabile.
Se avessimo passato il turno avremmo dovuto cercare un altro stadio. Non ho avuto scelta ed ho accettato gioco forza le condizioni imposte.
A quel punto si poneva il grosso problema di dover comunicare all’Uefa che avremmo cambiato campo perché il Rigamonti non era più disponibile. Vi posso garantire (e gli addetti ai lavori ve lo potranno confermare) che è stata un’impresa impervia.
Abbiamo dovuto chiedere l’intervento della Figc nella persona di Andrea Polidori, grazie al quale siamo riusciti a cambiare stadio causa gravi motivi. Questo succedeva il giorno 12/13 ottobre, ossia i giorni subito successivi alla partita contro l’Ajax.
L’obbligo che avevamo era quello di comunicare alla Uefa, entro le ore 18.00 di mercoledì 18/10/2017, il giorno e l’ora in cui volevamo giocare, e una volta caricati questi dati nel portale Uefa senza più la possibilità di modificarli, per nessun motivo.
Inoltre l’impianto di illuminazione per la Champions deve avere un certo numero di lux e un generatore di cui lo stadio del Lumezzane non dispone. Ad oggi la società A2A non ci ha ancora risposto per quanto riguarda la nostra richiesta per noleggiarne uno.
Siamo purtroppo ben consci che questa scelta obbligata avrà come conseguenze un’affluenza scarsa di pubblico con conseguente mancato incasso, oltre che al dover rinunciare al supporto del tifo che presagisce un clima a dir poco desolante per una competizione cosi importante e costata tanta fatica e impegno per conquistarla.
A fronte di queste considerazioni torno a chiedervi se secondo voi può essere stata una mia scelta. E ora per non farci mancare nulla, anche la vostra protesta in cui comunicate che non vi presenterete per sostenere le nostre giocatrici. Credetemi, sono sconfortato.
P.S:
Il campo della Feralpisalò quel giorno non è disponibile perché giocano una partita di campionato infrasettimanale, il Saleri è l’unico stadio in provincia coi requisiti richiesti, tranne il generatore.
Le alternative erano Bergamo, Cremona o Verona, ma abbiamo voluto rimanere in provincia a Lumezzane proprio per i bresciani e i tifosi.
Eravamo consapevoli del fatto che non avremmo accontentato tutti in ogni caso. Ultima cosa: vi chiedo di contestare, in caso, solo la società, perché in questo momento la squadra ha solo bisogno del vostro incondizionato calore.
Giuseppe Cesari
Presidente Brescia Calcio Femminile
Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/