Nelle ore passate abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Tatiana Zorri. L’allenatrice reduce dall’esperienza con il Pinerolo, che vanta una carriera da calciatrice con 155 presenze in Nazionale e 22 reti distribuite tra il 1993 e il 2010, sul Mondiale alle porte ci dice:
“Sicuramente le nostre arriveranno con tanta voglia di fare bene e sicuramente vorranno riscattarsi dall’ultimo Europeo che non è andato nel miglior modo. Sarà una competizione di alto livello, come ci si aspetta da un campionato mondiale. Ciascuna squadra porterà in campo il miglior calcio possibile, calcolando anche ci sono nazioni che da anni hanno fatto importanti investimenti nel calcio femminile”.
Poi la Zorri sposta l’attenzione sul girone:
“La Svezia è una delle squadre favorite per la vittoria finale e non solo del nostro girone. Mi aspetto due buoni team anche da Argentina e Sudafrica, l’ Italia dovrà giocarsela a viso aperto con tutte le squadre che incontrerà perché ha tutte le carte in regola di passare il turno nonostante non sia facile. Si ha l’occasione per fare bene e dimostrare che noi donne possiamo esprimere un buon gioco in uno sport che per anni si è visto attribuire solo al mondo maschile”.
Convocazioni? La Zorri, nata a Sora, da fiducia alle scelte della Bertolini:
“Per quanto riguarda le ragazze convocate c’è già un CT che segue durante l’anno e sa chi può essere all’altezza e chi no per affrontare una competizione importante. Purtroppo non è facile fare delle esclusioni ma è il ruolo che lo prevede”.
L’ex centrocampista in un Mondiale con tante pretendenti ha una sua favorita:
“Sono curiosa di vedere gli USA perché hanno vinto tanto con le grandi senatrici nel passato e in questo mondiale si presentano con un leggero cambio generazionale. Anche alcune europee hanno fatto grandi investimenti come Olanda, Inghilterra, Francia e Spagna, che hanno già dato dimostrazione di grande preparazione agli scorsi Europei”.
L’ex di Tavagnacco, Lazio, Torino e Verona sul momento del calcio femminile invece confessa:
“Sicuramente sono fatti dei passi in avanti con investimenti maggiori da parte dei club professionisti che hanno permesso la crescita professionale di tutte le atlete. Il professionismo è stato importante anche per attirare atlete straniere, che hanno alzato ulteriormente il livello e aiutato a portare mentalità alle nostre. Purtroppo bisogna fare ancora qualcosa per arrivare al livello delle migliori squadre europee. La Champions ne è stata la dimostrazione, ma il percorso di crescita intrapreso è quello giusto e vedo che negli anni sta sempre proseguendo. In questa Serie A, ad esempio, ho visto risultati non scontati e un campionato più aperto rispetto ad anni passati in cui uno o due erano i top team da battere”.
La chiusura è sulle emozioni vissute con la maglia della Nazionale:
“Ho tanti ricordi, sicuramente le emozioni più belle e forti sono legate alle competizioni importanti come i mondiali o gli europei. Quando guardo in TV la nostra nazionale mi entusiasmo ancora perché indossare la maglia azzurra è sempre stato un onore”.