Di seguito una nota scritta del presidente Giuseppe Cesari riguardante la polemica dello stadio “Mario Rigamonti” e le partite di Champions del Brescia Calcio Femminile:
“Un saluto a tutti i tifosi e tutti quelli che ci seguono.
Come ben sapete la nostra squadra ha disputato la partita di ritorno contro l’Ajax passando il turno e accedendo di diritto agli ottavi della Uefa Women’s Champions League in cui incontrerà nella gara di andata, che giocherà in casa, la formazione del Montpellier .
E su dove giocheremo la partita in casa è obbligo fare un punto della situazione attuale. Innanzitutto voglio ringraziare la precedente dirigenza del Brescia Calcio maschile e l’attuale nuovo presidente dott. Cellino per aver permesso alla nostra Società di poter usufruire dello Stadio M. Rigamonti, dove abbiamo sin qui disputato gli incontri della Champions delle precedenti edizioni e l’ultima gara mercoledì scorso appunto contro l’Ajax.
E qui va subito fatta una precisazione: è vero che lo stadio è di proprietà del Comune di Brescia ma di fatto il Comune di Brescia ha a sua volta ha dato in concessione al Brescia Calcio Spa maschile la gestione dello stesso.
Brescia Calcio Spa che quindi sostiene tutti i costi relativi sia al mantenimento che alla gestione dell’impianto, e posso garantire che i costi non sono indifferenti, viste anche le condizioni attuali dovute alla vetustà dell’impianto stesso, che richiederebbe dei lavori importanti per poterlo sistemare nel rispetto degli standard attuali che le varie federazioni richiedono, soprattutto la UEFA.
Per l’incontro contro l’Ajax ho raggiunto un accordo con il Pres. Cellino che prevedeva la concessione dell’utilizzo dell’impianto, ma se avessimo passato il turno avremmo cercato un altro impianto dove disputare le prossime gare.
E’ vero che lo stadio Rigamonti di fatto rappresenta la storia del calcio Bresciano e per me e le mie giocatrici è stato un motivo di orgoglio poter disputare le gare della Champions in questo stadio ma è giusto anche rispettare gli accordi e le scelte del Brescia Calcio Spa.
Ma senza sindacare sulle scelte che aprirebbero ad un dibattito senza fine e senza sbocco, vista la situazione e i tempi strettissimi per poter comunicare la relativa variazione al comitato UEFA, il Presidente del Comitato Lombardia sig. Beretti si è subito attivato per aiutarci a trovare un altro impianto dove poter disputare la gara degli ottavi che rispettasse tutti i severissimi standard richiesti dalla UEFA, proponendomi lo stadio Giovanni Zini della US Cremonese dal 1903.
Ringrazio pubblicamente il sig. Beretti, il presidente della Cremonese sig. Paolo Rossi e il Pres. Onorario Cav. Giovanni Arvedi per la loro immediata disponibilità a concedermi l’utilizzo del loro impianto, ma chiedendo loro nel contempo di darmi la possibilità di trovare un altro impianto che fosse almeno nella provincia di Brescia.
Gli stadi che potevano avere i requisiti UEFA a Brescia sono due: lo stadio della Feralpisalo e del Lumezzane, ho quindi interpellato il Pres. dell’A.C. Lumezzane sig. Cavagna il quale ci ha dato la sua disponibilità per l’utilizzo del loro impianto e contestualmente colgo l’occasione per ringraziare anche il Presidente Dott. Pasini della Feralpisalo che a sua volta aveva dato la disponibilità per l’utilizzo del suo impianto.
Quindi la prossima gara degli ottavi della Women’s Champions League contro il Montpellier il Brescia Calcio Femminile verrà disputata presso lo Stadio dell’ dell’A.C. Lumezzane, ossia il Tullio Saleri.
Un’ultima precisazione per quei tifosi che pensano che il Brescia Calcio Femminile pretenda di utilizzare gratuitamente lo Stadio M. Rigamonti gestito da altra società.
La nostra Società si è sempre fatta carico di tutte le spese relative alle gare disputate presso lo stadio M. Rigamonti. Spese che si aggirano intorno ai 20/25.000,00 euro per ogni incontro e che coprono spese quali costo della stampa dei biglietti, gestione led del campo, ambulanze, sistemazione del campo di gioco, pulizia delle tribune, spogliatoi e tutte le stanze impianto di illuminazione A2A, affitto generatore A2A con relativo costo del loro personale per assistenza tecnica, stampa della cartellonistica, steward, cassiere e vigili del fuoco (questi ultimi solo per precisare esigono il pagamento con bonifico anticipato almeno 5 gg prima della gara altrimenti non danno la loro disponibilità e nonostante ciò non mandano nessun addetto alla riunione tecnica con il delegato UEFA). Quindi la nostra società ha sempre pagato di tasca sua tutti i costi e la nostra tengo a precisare non è una società di professionisti ma dilettantistica.
Di fatto la nostra Società non ha un impianto per giocare le partite in casa”.
Giuseppe Cesari
Presidente Brescia Calcio Femminile
Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/