Il boom del calcio femminile, il crescente interesse degli sponsor per il calcio femminile, l’attenzione di federazione e club per il calcio femminile, le tutele sindacali e pensionistiche promesse al calcio femminile e poi… e poi il Mondiale a 32 squadre, in programma in Australia e Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto, ovvero la massima espressione del movimento, non ha ancora trovato qualcuno disposto a trasmetterlo.
Comincia cosi un pezzo del Corriere dello Sport, della giornata di ieri, firmato dal Direttore Ivan Zazzaroni che punta il dito sui Mondiali femminili, al loro via tra meno di due mesi, ancora inchiodati ad un grosso punto interrogativo sulla diffusione in tv degli stessi in Italia.
In merito a far sentire la sua voce anche Vittorio Di Trapani, presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, che sulla questione ha chiosato, con un tweet che ha visto taggata anche la nostra Redazione: “Ha ragione Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport: i mondiali di calcio femminile senza la tv sono una vergogna. Penso che serva un patto in nome dell’interesse sociale a dare la massima visibilità a un movimento in crescita. Per questo tutti i soggetti in campo dovrebbero fare un passo in avanti: la Rai migliorando l’offerta, la Fifa (con un impegno in questo senso della Figc) abbassando le pretese economiche. Il ministro dello Sport Andrea Abodi potrebbe avere un ruolo decisivo di mediazione”.
A chiudere il cerchio, tramite il proprio profilo Twitter, anche Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e per i Giovani che ha aggiunto: “Mondiali di calcio femminile: ho incontrato la scorsa settimana i colleghi francesi Amélie Oudéa-Castéra e spagnolo Miquel Iceta Llorens. Obiettivo: coordinare un’azione comune verso le nostre TV e la Fifa per rendere televisibili anche in Italia le nostre Azzurre”.