Una delle migliori gare della Fiorentina, giocate in casa, e quello che emerge dai dati della “Panini Digital” per la sfida che ha visto le ragazze viola battere la Juventus per 4 reti a 2. Una Juve che ha espresso gioco offensivo solo tra il 42’ ed il 48’ del primo tempo, 6 minuti e due reti a cura di Bonansea e Beerensteyn, poi nella ripresa una sola bandiera: il giglio viola.
Dai dati generali le ragazze di Patrizia Panico esprimono un volume di gioco inferiore, in termini di possesso palla e numero di palle giocate, ma la determinazione in fase offensiva ha dato i suoi frutti. Le sfere a scavalcare il centrocampo è stato di molto superiore, un 14.2% contro il 7.9%, queste manovre hanno permesso di scavalcare il muro bianco nero della mediana ed ha essere più incisive a colpire in porta. Questa ricerca di profondità, nei passaggi lunghi, ha premiato portando più pericoli verso la porta coperta da Peyraud Magnin.
Molte le iniziative personali delle ragazze della Fiorentina, ben 15 contro le 7 delle Juventine, esprimendo una percentuale di attacco del 62.8% contro il 55.8% delle ospiti. Da qui si sviluppa la vittoria per le padrone di casa: 13 tiri in porta, di cui 7 dentro e 4 reti, per i soli 8 tiri delle bianco-nere di cui 4 dentro e due reti. I numeri non mentono e la Fiorentina ha conquistato la gioia dei suoi tifosi allo Stadio Artemio Franchi, non movimentando troppo la situazione di classifica, dove i giochi per la prossima annata risultato già chiusi da diverse giornate; ma questa vittoria premia un gruppo volenteroso che ha sviluppato con ampiezza e ricerca della profondità una delle gare migliori di tutto il campionato.
La più dinamica delle viola è stata Agard, con le sue 35 giocate utili andate a buon fine, per un 81% di tutta la sua rosa, seguita da Severini con 30 tocchi utili. Il flusso di gioco centrale ha visto Jackmon aprire per Agard, vera coordinatrice del centro campo, che ha spinto palla per Tortorelli (per 7 volte) e per Severini e Jackmon per 5. I tre tiri a rete di Catena, Johannsdottir (di cui 2 a segno) e Longo dicono tanto sulla dinamicità e prontezza sotto la porta avversaria. Mijatovic la migliore assist woman, con 3 assist messi a segno, seguita da Veronica Boquete (autrice della rete finale dagli undici metri).
La più dinamica della Juventus è stata Sembrant, con i suoi 59 palloni gestiti tra i piedi, per un 89% finale che la proietta in alto su tutte. I suoi 20 passaggi solo per Lisa Boattin vedono come le bianconere hanno chiaramente sviluppato il flusso di gioco dalla difesa alla linea di centro campo, non provando a cambiare in diagonale il pallone, e facendosi anticipare dalle avversarie a pochi metri dalla porta. Le uniche giocate per Bonansea sono partite dal centro campo, a cura di Pedersen, ma restano poche le finalizzazioni degne di merito (reti a parte). Pochi i tiri: Beerensteyn 4 tiri, Bonansea 2 e per Nilden e Girelli si segnala un solo tiri in porta. Alle ragazze di Montemurro in questa stagione è mancata la costanza in attacco, se le attaccanti non portano il tiro a nulla serve un gruppo compatto che porta palla, ed è questo il segnale che dovrà essere tenuto in considerazione per i prossimi incontri contro le neo Campionesse d’ Italia della Roma.
Al termine del match, Patrizia Panico ha salutato il Club viola, con nessuna sorpresa per chi la vedeva già fuori dal progetto di Rocco Commisso dalla scorsa stagione, ha reagito con forza portando nel suo palmares una vittoria contro la Juve proprio per levarsi qualche sasso dalle scarpette, nel giorno dove le sue ragazze le regalano fermezza e carattere per una vittoria giusta e costruita sul campo in 100’.
Per le viola questa era l’ultima gara, che le vede chiudere a quota 42 punti: per 13 vittorie, 3 pareggi e 10 sconfitte. Solo il derby meneghino dell’ultima giornata potrebbe scardinarle dall’attuale 3° posizione, ma resta pur sempre un Campionato giocato a testa alta.