C’è molto di Giada Greggi in questo scudetto giallorosso.
Una giocatrice infaticabile, brillante, concreta. Una giocatrice che trascina ed esalta con la naturalezza del suo modo di intendere il calcio.
Abituati allo stereotipo del centrocampista di sostanza che per essere considerato tale deve rispettare dei canoni atletici ben definiti, Greggi ci ha accompagnati passo dopo passo, partita dopo partita, verso la rottura di questo di preconcetto.
Nel primo scudetto della storia della AS Roma -storia della quale Giada fa parte sin dall’inizio- ci sono tutti i palloni recuperati, tutti i contrasti vinti, tutte le occasioni create e un pezzo significativo di cuore che in campo sa mettere solamente chi quel posto l’ha desiderato ardentemente dopo mesi in infermeria.
Dopo un infortunio al legamento crociato anteriore rimediato nel 2020, Greggi è tornata a presiedere il centrocampo della Roma da protagonista insieme a Manuela Giugliano, formando una delle coppie più equilibrate e interessanti del nostro campionato.
In un ambiente costellato di giocatrici di valore ma pur sempre in grado di far emergere il gruppo a discapito del singolo, Giada Greggi è stata, ed è tutt’ora, un’irrinunciabile colonna portante.
COMUNICATO AIC
COMUNICATO AIC