Bella, sensuale, ma soprattutto bomber. Perché Regina Baresi è la degna rappresentante di due mondi così lontani e vicini allo stesso tempo: calcio e donne, un binomio che in Italia però fa fatica ad emergere: “Il calcio femminile non è considerato professionistico e siamo costretti ad andare avanti grazie agli sponsor – le prime parole di Regina Baresi – si va avanti solo per la nostra passione, quella vera. Senza dimenticare che non siamo molto seguiti nemmeno dai media, a parte alcune partite decisive”.
POCHI SOLDI, MEDIA ASSENTI – Uno scenario che, se portato fuori dai confini nazionali, si ribalta totalmente: “All’estero molte ragazze lo fanno come lavoro e hanno riconoscimenti come gli uomini – prosegue Regina – credo che basterebbe poco per fare quel passo in più, per cercare di essere maggiormente seguiti”. Certo è che il calcio in rosa, negli ultimi anni, ha vissuto un grande boom: “Prima i genitori cercavano di deviare le idee delle figlie su altri sport – il suo pensiero – ora anche i genitori lasciano più spazio e grazie anche a questo si è registrato un aumento delle bambine che giocano a calcio. Certo, siamo fisicamente troppo differenti dagli uomini, non si può avere lo stesso calcio. Noi magari ci mettiamo anche più passione, perché lo facciamo solo per questo”.
UN GIRONE CON MILAN LADIES, BOCCONI E REAL MEDA – La stagione dell’Inter Femminile viaggia a vele spiegate: primo posto in coabitazione con il Como, in un girone che prevede tanti derby contro Real Meda, Bocconi Milano e Milan Ladies. E tanta voglia di emergere: “Noi ce la mettiamo sempre tutta in campo, poi a fine stagione tireremo le somme – precisa ancora Regina Baresi – la stagione è ancora lunga e impegnativa, vedremo se riusciremo a toglierci delle soddisfazioni. Noi, di certo, non ci nascondiamo”. Il calcio femminile e i pregiudizi, ma anche papà Giuseppe e zio Franco, due colonne rispettivamente di Inter e Milan: “Spesso mi danno dei consigli, anche se non parliamo solo di calcio. Quando ho iniziato i miei genitori mi misero all’erta sul fatto che il calcio rovina il fisico, è uno sport maschile e che era meglio fare qualcosa come danza e pallavolo. Ma alla fine mi hanno sempre sostenuto e devo ringraziarli pubblicamente per quello che sono riuscita a fare”.
LA RICETTA DI REGINA BARESI – Regina Baresi: è un’icona del calcio femminile, una di quelle figure che potrebbe davvero trainare il mondo del calcio in rosa. Ma cosa servirebbe per emergere definitivamente? “Abbattere i pregiudizi, avere più soldi e, magari, anche club maschili che curano pure la parte femminile. PSG e Barcellona lo fanno già e le loro rappresentanti femminili sono squadre di primissimo livello. Questo aiuterebbe anche noi giocatrici a dare il 200%”.
Foto: www.fazzariramella.it
Fonte: www.milanosportiva.com