La promozione del calcio femminile sul territorio, lo sport come strumento di riscatto per le nuove generazioni e l’abbattimento delle barriere che non permettono alle bambine di inseguire le proprie passioni, in ambito sportivo ma non solo. Sullo sfondo l’atteso appuntamento che il 4 giugno vedrà protagoniste le calciatrici di Juventus e Roma, pronte a dare spettacolo all’Arechi di Salerno nella finale della Coppa Italia Ferrovie dello Stato Italiane. Sono questi i questi i temi che hanno caratterizzato la giornata di studio ‘Il calcio femminile visto da Sud’, organizzata presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università di Salerno con la partecipazione del presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani.
In platea gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in “Management delle attività sportive e motorie per il benessere sociale” e gli alunni del Liceo Scientifico ‘Severi’ di Salerno, accompagnati per l’occasione dal dirigente scolastico Barbara Figliolia. I lavori sono stati aperti saluti dal direttore del Dipartimento di Studi Politici e Sociali Gennaro Iorio e dal coordinatore del Corso di Laurea Magistrale Maurizio Merico che, dopo aver illustrato le varie attività portate avanti dal Campus, hanno lasciato spazio all’analisi di Mantovani. “Le campionesse che ammirate ora nelle grandi squadre e in Nazionale sono arrivate fino a questo livello grazie ai loro sforzi e alla loro passione – ha sottolineato rivolgendosi agli studenti il presidente della Divisione – dal 2015 invece la Federazione ha avviato un percorso che sta dando i suoi frutti e che ci permetterà, oltre ad aumentare del 50% il numero di giovani tesserate, di avere tre squadre in Champions League a partire dal 2024/25. A livello sportivo-organizzativo, quindi, è già stato fatto tanto, ma a dal punto di vista culturale dobbiamo ancora abbattere alcuni pregiudizi, ed è per questo mi rivolgo a voi studenti che siete il futuro del nostro Paese”. I grandi eventi possono, soprattutto in una zona dove il calcio femminile non è ancora così sviluppato, possono creare le condizioni per far nascere nuove passioni. “Dopo aver organizzato tante finali nel nord Italia – ha aggiunto Mantovani – siamo orgogliosi di aver scelto Salerno come sede della partita che metterà in palio l’ultimo trofeo della stagione. È un’opportunità per gli abitanti di tutto il territorio, che potranno ammirare le qualità tecniche e umane delle nostre atlete. Passione, determinazione ed eleganza, ma anche inclusione e umiltà: per continuare a far crescere il movimento dobbiamo infatti diffondere i valori che ne hanno contraddistinto il percorso di crescita. Il calcio femminile, così come lo sport in generale, può essere considerato come un strumento di riscatto per le nuove generazioni”. Nel primo pomeriggio si è invece tenuto il workshop “La comunicazione social del calcio femminile: tra stereotipi e innovazioni”, con il consigliere e la social media manager della Divisione Calcio Femminile, Moris Gasparri e Maria Claudia Celadin, che hanno illustrato agli studenti come viene organizzata e gestita la strategia comunicativa di un evento calcistico.Home Calcio Femminile FIGC ‘Il calcio femminile visto da Sud’, a Salerno l’incontro con gli studenti....