Con il numero dieci sulle spalle ha fatto impazzire le difese avversarie e innamorare milioni di italiani, che anche grazie al talento, alle giocate e al suo amore per questo sport – che traspare da ogni dichiarazione – hanno iniziato ad appassionarsi al calcio femminile. Dopo una carriera costellata di trofei, in questo straordinario avvio di 2023 Cristiana Girelli ha raggiunto i cento gol con la Juventus e le cento presenze in Azzurro: i successi ottenuti con la maglia del suo cuore e con quella più bella del mondo, come ama definirle lei, le hanno permesso di entrare a far parte del ristretto club di calciatrici presenti nel firmamento della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano’.
“È un momento magico e sono orgogliosa di questo riconoscimento – sottolinea l’attaccante – in questi anni ho raggiunto traguardi importanti ma sono consapevole di poter ancora migliorare. Voglio aggiornare questi numeri il prima possibile…”. Un’ambizione che le ha permesso di bruciare le tappe e mettersi in mostra nelle società che hanno fatto la storia del movimento. Da Nuvolera – il paese in provincia di Brescia dove è cresciuta e ha iniziato a giocare – a Torino passando per le esperienze con Bardolino Verona e Brescia. Un viaggio iniziato nel 2005 e impreziosito dalla conquista di nove scudetti, sette edizioni della Coppa Italia e dieci Supercoppe, senza dimenticare i due titoli consecutivi di miglior marcatrice del campionato (2019/20 e 2020/21) che le hanno permesso nelle stesse stagioni di essere premiata dall’AIC come calciatrice dell’anno.
Ricordi indelebili che Cristiana riassume così: “Ho passato nove anni a Verona, lì ho esordito in Champions League e a 15 anni ho vinto il mio primo scudetto, avendo la fortuna di condividere lo spogliatoio con Panico, Gabbiadini, Zorri, Boni e altre campionesse che in quel momento stavano facendo la storia della Nazionale”. Nell’estate del 2013 si trasferisce in Lombardia dove trova Milena Bertolini e molte delle sue attuali compagne d
i squadra, andando a completare il ‘dream team’ che nel 2015 centrò il record di vittorie in Serie A: “Le stagioni trascorse a Brescia mi hanno fatto crescere ancora di più e capire l’importanza del gruppo, il presidente Giuseppe Cesari ha guidato la squadra con una passione travolgente che noi poi riuscivamo a mettere in campo”. Dopo la lunga e vincente parentesi con le Leonesse, di cui è stata anche capitana, nel 2018 arriva la chiamata della Juventus: “In bianconero ho imparato a curare ogni minimo dettaglio: mi ha fatto sentire atleta, professionista e ogni giorno mi insegna qualcosa di nuovo. Mi sento molto fortunata e voglio continuare a fare ancora tanti gol per onorare questi colori nel modo che meritano”.
Ma il presente di Girelli è scandito anche da forti emozioni azzurre, come quella vissuta lo scorso 11 aprile al Tre Fontane di Roma, quando prima dell’amichevole con la Colombia ha ricevuto il premio per aver superato le 100 ‘caps’ in Nazionale e la standing ovation dei tifosi che hanno riempito le tribune dell’impianto capitolino: “È la maglia che sa unire un Paese intero. Ogni volta che la indosso è come se fosse la prima volta: sento sempre una grande responsabilità perché so quanto vale e quante persone vorrebbero essere al mio posto. Rappresentare l’Italia è un sogno”.
A inizio 2013 l’esordio con l’Inghilterra nella Cyprus Cup, qualche mese dopo il primo dei suoi cinquantatrè centri nella gara di qualificazione mondiale contro la Romania. Da allora le strade di Cristiana e della Nazionale non si sono più separate. Ogni volta “un orgoglio infinito” da condividere con le altre senatrici e tramandare alla nuova generazione azzurra: “Alle ragazze più giovani dico parecchie cose”, aggiunge la 32enne, “per prima cosa non devono dare nulla per scontato, in campo e fuori, curando tutti gli aspetti che ti aiutano a essere un’atleta migliore”. Dal punto di vista caratteriale “è invece fondamentale essere forti, perché il calcio vive di momenti e bisogna quindi cercare di trovare l’equilibrio anche nella tempesta, continuando – qualunque cosa accada – a voler migliorare se stessi”.
Record di reti con la Juventus e quarta marcatrice all time in Azzurro: difficile trovare in giro una ‘nuova’ Girelli, anche se lei – che di gol se ne intende, avendo segnato in ogni modo – ha già individuato le sue possibili eredi: “Mi rivedo in Polli e in Beccari perché hanno tutte le qualità che un attaccante deve avere. Sanno che per imporsi in questo ambiente devono starci con la testa e non accontentarsi mai. Lo ripeto spesso a entrambe, insistendo soprattutto con Chiara che nonostante abbia solo 18 anni è già entrata, grazie al suo enorme talento, nel mondo dei grandi”.
Ultime giornate della Poule scudetto – a partire dallo scontro diretto con la Roma – e finale di Coppa Italia, questi gli appuntamenti che precederanno l’inizio della Coppa del Mondo, con l’Italia che dopo vent’anni di assenza si è qualificata per la seconda volta alla fase finale della competizione. Quattro anni fa in Francia la squadra di Milena Bertolini fece un percorso incredibile conquistando le prime pagine dei giornali e i cuori degli italiani, un obiettivo che le #RagazzeMondiali vogliono centrare anche in Australia e Nuova Zelanda. “Partecipare a un evento del genere è un traguardo meraviglioso, abbiamo sudato e lottato tutte insieme per raggiungerlo. Dobbiamo avere la consapevolezza che possiamo essere artefici del nostro destino. Mi auguro che ognuna di noi si renda conto di dove sarà, dovremo dare il massimo e metterci al servizio del collettivo. Sarà un’esperienza bellissima e faremo in modo che resti nel cuore e nella mente di tutte noi per tantissimo tempo”.