Nelle ore scorse abbiamo raggiunto per una chiacchierata Alain Conte. Il tecnico romagnolo, nativo di Ravenna e cresciuto a Cervia, si è distinto negli ultimi anni conseguendo due promozioni consecutive alla guida della San Marino Academy oltre a guadagnarsi “La Panchina d’argento” vinta nel marzo 2021. Il tecnico classe ’85 ha esordito parlando del massimo campionato:
“La Roma ha disputato la migliore stagione di sempre, per questo credo sia da celebrare come merita per quanto fatto in Italia ed in Europa. A livello continentale sicuramente ci siamo avvicinati alle altre, già da un paio d’anni direi. Ma la distanza dalle big rimane ancora marcata. Bisogna lavorare a 360 gradi per continuare a far crescere il movimento, perché credo che saremo davvero contenti quando il nostro atteggiamento mentale e la nostra percezione generale non sara0nno quelli degli sfavoriti”. Sulla Serie B l’ex trainer del San Marino, poi, ci dice: “La Serie B ha aspetti positivi e negativi. Di positivo c’è che tante giocatrici italiane di livello militano in questo campionato mentre in negativo i posti in palio per gli obiettivi che sono troppo pochi. Di fatto credo che le squadre in lotta per promozione e retrocessione siano poche e questo a 7/8 partite dal termine, toglie un po’ di interesse e di stimoli. La lotta per la A è per me diventata una competizione a 3, con il Cittadella che mi ricorda molto la San Marino Academy del 2019/20. Noi la spuntammo da totali outsider proprio con Napoli e Lazio, anche se nel campionato interrotto per Covid . Per la lotta salvezza invece Arezzo, Torres e Tavagnacco in 3 per un posto, Trento e Trani non credo purtroppo abbiano la forza di rientrare. Il calendario però sarà molto importante per tutte”.
In chiave azzurra, invece, mister Conte non ha dubbi:
.”Rispetto alle ultime uscite, la Nazionale deve recuperare entusiasmo e trovare soprattutto un’identità di gioco chiara. Nel 2019, se vogliamo, questo gruppo ha iniziato ai Mondiali di Francia un percorso che ha certamente portato agli onori delle cronache il calcio femminile come non era mai avvenuto prima. In Australia e Nuova Zelanda si chiude un po’ un cerchio prima di un quasi certo e importante rinnovamento. Il Mondiale è un’ occasione di rilancio che non possiamo fallire”.
La chiusura è sul futuro del tecnico:
“Il campo manca molto, questo è certo. Ma ho imparato che i momenti di pausa, limitati nel tempo, sono utili quanto una stagione da protagonista. La voglia di rimettersi in gioco è maturata accanto alla voglia di aggiornarsi e studiare. Questo è un buon momento per valutare progetti futuri di qualsiasi tipo. Vedremo”.