Una giornata di confronto e condivisione di strategie e piani di sviluppo per il futuro. Questi gli obiettivi del workshop che si è svolto a Roma e che ha visto protagonista la Divisione Calcio Femminile della FIGC, i dieci club della Serie A TIM e la UEFA, rappresentata da Dan Whymark, Women’s Football Development Coordinator. Tra i principali temi trattati, gli investimenti nel calcio femminile, la discussione e la comprensione dell’attuale panorama della DCF e delle squadre di calcio femminile in Italia, il confronto su una visione per il futuro della Serie A femminile TIM, la condivisione delle best practice a livello europeo e la definizione delle aree prioritarie per il futuro. La UEFA ha presentato uno studio strutturato su cinque aree: l’aspetto sportivo, quello finanziario e organizzativo, il fan engagement, l’area commerciale e quello legato all’immagine e alla percezione del movimento.
In particolare, lo studio ha evidenziato una importante crescita del calcio femminile in Italia, che nel 2021 ha potuto contare su una fan base di 2.5 milioni di appassionati (5% della popolazione), tra le più numerose in Europa. Si prevede che entro il 2033 possa esserci una crescita di 2,2 volte, grazie anche all’immagine positiva che il calcio femminile trasmette, al suo carattere inclusivo, stimolante, diversificato e adatto alle famiglie. La crescita stimata del valore commerciale del calcio femminile è di 7,1 volte entro il 2033.
Significativi, in questo senso, i dati di incremento dei social network della Divisione Calcio Femminile, che testimoniano una crescita costante dell’interesse verso il movimento. I follower della pagina Facebook, tra il 2020-21 e il 2022-23, sono aumentati dell’82%, stesso discorso per la pagina Instagram +32% nel 2022-23; una crescita ancora più evidente si nota sul canale YouTube, che ospita contenuti come gli highlights del campionato di Serie A TIM, con i follower cresciuti in due stagioni del 268%.
“Appuntamenti come questi sono fondamentali, perché attraverso l’analisi del contesto in cui operiamo e il confronto con i principali campionati europei – ha spiegato il presidente della Divisione Calcio Femminile, Ludovica Mantovani – possiamo fissare nuovi obiettivi e valutare le prospettive future. Nella stagione in cui è stato introdotto il professionismo nella Serie A femminile, con conseguente aumento dei costi per le nostre società, la collaborazione tra Istituzioni Internazionali, Federazione e Club è essenziale per raggiungere la sostenibilità del sistema nei prossimi anni.”