Quel “mai mollare” che la capitana Giulia Rizzon utilizza in omaggio allo slogan “Never Give Up” scelto dalla società per lanciare la sfida alla Poule Salvezza altro non è che l’espressione del sentimento che il Como Women vive al suo interno.
Contro il Parma, sabato a Seregno, sarà “importante fare bene“, ma ancor più importante “fare punti“, perché “fa morale e ci aiuta, anche per il futuro“, spiega Rizzon guardando all’impegno dell’ora di pranzo.
L’1-1 contro la Sampdoria è stato un tassello per partire con il piede giusto, ma forse avrebbe anche potuto essere qualcosa di più: “È mancata un po’ di convinzione nel primo tempo; probabilmente non ci attendevamo che ci aspettassero così tanto dietro. Hanno giocato molto chiuse in difesa, nella loro metà campo, e noi di conseguenza abbiamo fatto fatica a trovare gli spazi che ci sarebbero serviti per arrivare alla porta e, quindi, al gol“.
Incassato l’1-0, però, il Como non si è disunito, ma anzi è entrato in campo con ancor più vigore nella ripresa. “Siamo state brave a recuperarla subito ad inizio secondo tempo, siamo rientrate sicure e convinte, perché sapevamo di potercela fare. Dovevamo soltanto capire come essere più incisive in area. Sarebbe stata meglio una vittoria, ma va bene anche il pareggio“, sottolinea.
Sabato, al Ferruccio, l’occasione di sfidare il Parma distante solo un punto in classifica, davanti al pubblico amico: “È un gran motivo d’orgoglio per me e per noi giocare in questo stadio, che ci ha sempre sostenuto. Ringrazio i tifosi che sono venuti a seguirci e anche quelli che verranno. Più passa il tempo più mi accorgo che raccogliamo un tifoso nuovo per ogni partita e questo sicuramente ci rende fieri. È una felicità giocare davanti a uno stadio pieno, che ci supporta“, conclude Rizzon.