Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Stefano Benzi.
Il giornalista, attuale penna della testata Donne sul Web, sul massimo campionato appena ripartito con la seconda fase sottolinea:
“Il rinnovamento della formula della Serie A femminile a me piace. Scompagina gli equilibri premiando la continuità. La parte iniziale della stagione è stata dominata dalla Roma con la Juventus ad inseguire. In questa seconda fase ci sono otto scontri diretti, quattro in casa e quattro fuori, sia nella parte alta che in quella bassa. Avere una buona forma nel momento cruciale sarà decisivo, sono curioso di vedere come andrà a finire. La Roma mi ha sorpreso per la qualità del gioco espresso in Italia e in Europa, crescendo sempre, dimostrando di avere un grande collettivo. Le capitoline, inoltre, sono state brave ad avvicinare un discreto pubblico, sempre vicino alla squadra”.
Sulla massima serie l’ex conduttore di Telepiù aggiunge:
“Per lo scudetto la Roma ha un vantaggio di poter perdere anche entrambe le sfide contro la Juve. Le bianconere, che continuano a dimostrarsi una squadra di livello assoluto, stanno pagando alcune operazioni in uscita. Il mercato si sta livellando perchè alcune calciatrici scelgono altre mete. Era difficile comunque aspettarsi un dominio ininterrotto ogni stagione. Il campionato, ora, sta crescendo nei suoi equilibri e portando ad una sana rivalità tra Roma e Juve”.
Sulla Serie A, poi, il telecronista di tantissimi eventi chiosa:
“Mi piacerebbe avere una Serie A più larga, dieci squadre, forse, sono poche. Bisogna fare i conti però con delle tematiche che non sono solo sportive. Servirebbero, infatti, nuovi investitori e società serie pronte a fare il salto di qualità in questo settore. Se in un paio di anni si riuscissero a portare altre realtà importanti in Serie A allora sarebbe un vero successo per il movimento femminile che ne uscirebbe rafforzato”.
Tra poche ore Roma in campo all’Olimpico in Champions contro il Barcellona grazie ad un cammino da incorniciare come ricorda l’ex direttore di Eurosport:
“In Champions non mi aspettavo questa squadra, ha fatto operazioni intelligenti di mercato con un tecnico molto preparato come Spugna. Importantissimo è stato portar avanti un percorso sin dai turni preliminari in estate, dove sono state compiute imprese che non erano per nulla scontate. Hanno fatto un vero miracolo, più importante di quanto fatto in Italia. Sono state davvero straordinarie”.
L’attenzione poi si sposta sul campionato di Serie B dove il giornalista con un trascorso con Sportitalia ci confessa:
“La Serie B è divertente e piacevole, un campionato dove può succedere davvero di tutto. La definirei una lunga maratona con un livello alto di partecipanti. Le squadre retrocesse negli ultimi anni hanno fatto comunque fatica, questo sottolinea la bontà del torneo. Mi aspetto una bagarre fino al termine, la Lazio è favorita per il successo ed il Napoli può arrivare seconda. In coda, forse, i giochi sono più delineati”.
La penna ligure classe ’65 sulla Nazionale difende, poi, il lavoro del CT Bertolini:
“Seguo la Nazionale con attenzione e curiosità da tempo. Prima in pochi ne parlavano e la seguivano, poi con i risultati l’interesse generale è aumentato. Il lavoro della Bertolini è grandissimo, per la valutazione delle calciatrici in un calendario comunque critico per un CT. Credo sia ingiusto sottolineare solo la mancata qualificazione alla seconda fase dell’Europeo, il progetto non può essere giudicato solo per un momento poco brillante. L’Italia, infatti, vale di più di quanto visto in Inghilterra. Tra tante difficoltà e molto pregiudizio, dove in molti hanno visto solo poche partite, si è condannato un grandissimo lavoro. Lo trovo ingiusto e sbagliato per le ragazze che meritano credibilità e rispetto”.
Per il giornalista, professionista dal 1995, la Nazionale ha un ruolo fondamentale per la crescita del movimento:
“La Nazionale deve essere una vetrina per tanti giovani. Il gruppo delle Azzurre può aiutare a portare tante persone ad avvicinarsi al calcio femminile e a superare stupidi pregiudizi con la paura di praticare questo sport. Si deve continuare a dare la giusta vetrina a questo movimento dando la possibilità, quindi, di praticare il calcio con gioia a tante ragazze”.
Stefano Benzi, che ha legato tra le altre la sua carriera anche a TeleGenova, Primocanale, al Giorno, Antenna Tre e RTL 102.5, segue da anni il calcio femminile:
“Questo è un mondo che mi ha sempre incuriosito. Nel 2001 ho fatto la prima telecronaca di calcio femminile, ricordo che in quel periodo non era per nulla semplice trovare persone preparate a poter raccontare eventi del genere. Ho avuto la fortuna di essere affiancato da persone brave e preparate come Martina Angelini, che ad Eurosport era una delle nostre commentatrici tecniche. La convinsi a commentare con più frequenza e diventò una colonna portante del movimento femminile con quell’emittente di cui ero direttore. Oggi è ancora una delle voci più qualificate nel commentare il calcio in rosa e questo mi riempie di gioia. Lei è brava, competente ed intelligente e resta un persona con una grande dose di umiltà. Con il tempo è migliorata diventando davvero fantastica nel riuscire a far vivere la partita”.
La chiusura della chiacchierata è tra passato e futuro:
“Mi piacerebbe poter continuare a fare interviste e dare spazio al calcio femminile come sto facendo con Donne nel Web. Mi piace raccontare le storie che ci sono dietro, più del raccontare l’avvenimento. L’intervista ti permette creare rapporti e connessioni diverse dal comune, ricordo con affetto quella fatta nel 2007 con Pia Sundhage, donna che ha un carisma mostruoso, Marta, conosciuta molto giovane e incontrata a distanza di anni ma rimasta sempre disponibilissima, e Mia Hamm. Il calcio femminile nel frattempo è andato avanti e sicuramente ci sarà la possibilità di raccontare nuove storie”.