Si è svolta questa mattina a Milano, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, la conferenza stampa ‘Donne, Sport e non solo’, un tavolo tecnico in cui i relatori hanno approfondito il tema della parità di genere nel mondo dello sport, delle istituzioni e del lavoro.
All’evento, organizzato presso la sede della Regione Lombardia da CONI, Confindustria e Associazione Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (ANAOAI), ha partecipato anche il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani, che ha condiviso il palco con il presidente vicario del Coni Silvia Salis, il presidente del Gruppo Tecnico Sport e Grandi Eventi di Confindustria Lorraine Berton e il presidente dell’ANAOAI Novella Calligaris.
La conferenza ha posto al centro del dibattito vari aspetti che caratterizzano la problematica sociale, culturale ed economica del ‘gender gap’. A fare gli onori di è stato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, secondo il quale quello della parità di genere è un percorso che si sta cercando di realizzare con impegno, energia e grande determinazione da parte di tutte le istituzioni.
Un concetto ribadito anche dai relatori, a cominciare da Silvia Salis, che ha analizzato la situazione attuale a livello dirigenziale nel mondo dello sport, e dalla giornalista ed ex campionessa di nuoto Novella Calligaris, che invece ha posto l’accento sull’importanza del ruolo della scuola e della famiglia, i luoghi in cui i bambini e le nuove generazioni possano davvero imparare che nella società non ci deve essere spazio per la differenza di genere.
Molto interessante anche l’intervento di Ludovica Mantovani, che partendo dall’introduzione del professionismo nel campionato di Serie A Femminile ha proposto un focus puntuale e completo sul movimento, il suo sviluppo e la sua evoluzione: “Ogni bambina deve avere il diritto di scegliere il proprio sport e inseguire la propria passione, abbattendo barriere culturali che nel 2023 non dovrebbero esistere – ha dichiarato il presidente della Divisione Calcio Femminile – per comprendere l’importanza del calcio e dello sport in generale come strumento di empowerment femminile basta osservare la gioia delle bambine mentre giocano. Le nostre campionesse hanno quindi una grande responsabilità: sono diventate vere role model che con il loro esempio, dentro e fuori dal campo di gioco, devono ispirare le nuove generazioni”.