Ci si aspettava di vedere un’Italia combattiva, grintosa e con una salda difesa. Un buon primo tempo ma con un’intensita’ diversa dalla partita contro l’Inghilterra, che si dissolve durante il secondo tempo. Restano un gol di Caruso furbo, con un posizionamento nell’area piccola ottimale, e una Rosucci che, a livello personale, ha una prestazione in crescendo durante il torneo. Baldi soffre emotivamente l’esordio che le costa il gol del pareggio. Troppi gli sui fondamentali e un attacco confuso con una difesa ballerina.
Rachele Baldi: 4.5 Sembra non essere pronta psicologicamente per questo esordio. Non da sicurezza ad una difesa gia’ coi propri problemi. Aiuta la Repubblica di Corea nel realizzare un gol, mancando l’intesa con Marialuisa Filangeri
Valentina Bergamaschi: 7 Lotta, prova anche a portarsi avanti e a segnare. Buona la prestazione sull’ala destra.
Marialuisa Filangeri: 5 Rientra nei titolari come centrale e prova a coordinare la difesa. Non si intende con Baldi e non riesce a recuperare su Hwayeon Son, che triangolera’ il pallone per il gol.
Elena Linari: 5 Nuovamente centrale, in crescita rispetto a quella vista col Belgio ad inizio torneo ma comunque non riesce a bloccare Ji nonostante sia in buona posizione, ed arriva il gol del pareggio.
Martina Lenzini: 6 Sulla sinistra tiene per quanto l’attacco della Repubblica di Corea non sia troppo minaccioso. Si intende meglio con Linari e viene sostituita da Orsi tra il primo ed il secondo tempo.
Manuela Giuliano: 6.5 A servizio della squadra, supporta il centro campo ma non ha opportunita’ di brillare. Prestazione buona ma un po’ ingabbiata.
Sofia Cantore: 7 Si vede spesso in area : prova a costruire l’attacco e ad approfittare di un paio di occasioni, fuori di poco. Convincente il suo contributo oggi con l’atteggiamento giusto per tutta la partita.
Valentina Giacinti: 6.5 Ha fame da gol e prova a costruire le occasioni giuste per sigillare un punteggio vincente. Viene sostituita da Michela Catena al 56’ ed e’ chiaro il suo disappunto.
Annamaria Serturini: 6.5 Suo il cross deviato che porta il primo gol dell’Italia, si trova spesso in ritardo rispetto alle coreane ma cerca di contribuire all’attacco. Buono lo sforzo ma occorre piu’ fiato.
Arianna Caruso: 7.5 In posizione perfetta per approfittare della deviazione delle coreane e battere di testa il gol del temporaneo 1 a 0, che da alla squadra la grinta e la positivita’ necessaria per tutto il primo tempo. Continua a provare a creare situazioni per fare un altro gol ma non arriva. Migliore in campo.
Giada Greggi: 6 Tiene il centrocampo e le coreane a bada, provando a filtrare palloni per l’attacco un po’ scordinato. Esce al 66’ per dar posto a Rosucci.
Benedetta Orsi: 6 Continua il lavoro iniziato da Lenzini a sinistra. Buona l’intesa con Linari ma a volte le coreane rimangono sguarnite.
Michela Catena: 5.5 Non costruisce ma fa parte dell’attacco al posto di Giacinti. Non si vede tanto ed e’ un peccato. Manca di incisivita’ ma e’ anche la sua seconda partita in azzurro.
Martina Rosucci: 7.5 Finalmente vediamo la Martina che ci aspettiamo: lotta, blocca anche un pallone diritto in porta e fa gol. Decisamente in crescita nel torneo.
Barbara Bonansea: 7.5 Entra e l’attacco riprende vitalita’. L’atteggiamento vincente e la voglia di far progredire la squadra sono chiare nelle azioni che Barbara fa. Prestazione ottima: poteva forse entrare prima.
Cristiana Girelli: n.c. Entra negli ultimi 10 minuti e non si vede se non per il gol che potrebbe essere suo ma e’ Rosucci ad intercettare la palla.
Milena Bertolini: 5.5 Un’altra sperimentazione ma questa squadra non convince. Il blocco unico, la grinta in attacco ed il coraggio mancano a questa squadra che sembra lenta, stanca e senza reale direzione. Qualcosa bolle in pentola tra le ragazze, che navigano a vista con un chiaro atteggiamento di rassegnazione.
Si conclude la Arnold Clark Cup e l’Italia agguanta il cucchiaio di legno, ovvero il terzo posto. E’ chiaro che le Azzurre siano molto indietro sia a livello fisico, tattico-tecnico e psicologico. Il torneo ha fatto vedere come atleticamente siano alla pari delle coreane, che sono attualmente fuori stagione e tatticamente siano confuse sia in difesa che in attacco. Spiccano azioni delle singole ma sembrano assoli senza una melodia. Mi chiedo se ci sia fiducia nello staff e nel modulo tattico-tecnico proposto, perche’ qualcosa stona oltre a non amalgamarsi bene.
Spero che rientrando a casa, lo staff tecnico faccia una riflessione ed auto-riflessione profonda, anche con decisioni drastiche: mancano 5 mesi al Mondiale e siamo in alto mare, con giocatrici capaci in attesa di essere utilizzate al meglio e di capire come contribuire per un Mondiale che non dovrebbe essere la copia di quello che e’ stato un Europeo disastroso.