La Fiorentina cade tra le mura amiche di Sesto Fiorentino con un secco 0 a 3 a cura della Juventus in una giornata, la 17° della prima fase del campionato con la nuova formula della Serie A, che vede la peggior prestazione viola (come squadra con un indice pari a 22, il peggiore anche rispetto al 0 a 7 conseguito contro la Capolista Roma) e la migliore per le bianco-nere (78 per le Campionesse d’Italia in carica).
Una gara che valeva per lo scontro diretto alla seconda posizione, per il temporaneo primato ad una sola giornata dalla conclusione della “top five”, ha segnato la pericolosità della Juventus , in fase “offensiva”, con 14 su 26 tiri verso la porta difesa da Rachele Baldi; mentre per le padrone di casa si è scritta una sola vera occasione da rete, bloccata facilmente da Pauline Peyraud Magnin, dei 9 tiri verso la porta ospite. La gara, orchestrata dalle Piemontesi, ha visto tantissime iniziative personali con ricerca della profondità ( 300 passaggi bassi utili nella metà campo avversaria, contro i soli 134 delle padrone di casa) con l’utilizzo dell’ampiezza, in una % di cross su azione da destra, che sfiora il 64% (contro il 36.8 della zona sinistra). Tutto questo a visto fraseggiare Arianna Caruso e Martina Rosucci (le migliori in campo per dinamicità e numero di passaggi riusciti con le compagne di gioco) in un flusso di gioco creato sempre dal centro campo. La continua ricerca di Rosucci, per i piedi di Lenzini, ed Caruso per Grosso hanno creato delle aperture da sinistra verso destra che hanno portato al tiro 20 volte nell’arco dei novanta minuti.
Lineth Beerensteyn è la calciatrice più prolifera: con 7 tiri a rete (ed una rete),Lineth è infatti arrivata in doppia cifra di gol considerando tutte le competizioni (10 reti, di cui otto in Serie A); nella Juventus solo Cristiana Girelli (22) ha fatto meglio di lei in questa stagione. A seguire, sul campo di Sesto, è stata Barbara Bonansea con 4 tiri, ed infine 3 prove per Arianna Caruso, Julia Grosso e Cristiana Girelli (che ha messo, di testa, la sua 100° rete in maglia bianco-nera). La Fiorentina ha visto in Tortorelli la calciatrice che ha effettuato più passaggi riusciti (ovvero 35 con 56 palle transitate nei suoi piedi) e 25 palloni recuperati: la migliore in campo per le gigliate. I soli 4 tiri a rete di Agard, Catena, Erzen e Jackmon non hanno prodotto nessun pericolo per i pali di Pauline.
Le giocatrici più giovani in campo sono state, le classi 2003, della Juventus: Evelina Duljan (entrata in campo per soli 8’ nella ripresa a giochi ormai fatti) e per la Fiorentina: Emma Severini che è stata prescelta da Patrizia Panico per giocare ben 95’. La promessa viola, ha infatti fatto vedere le sue doti calcistiche, giocando 47 palloni (con un possesso di palla di 1’ 56”) e 30 passaggi riusciti. Ha inoltre recuperato ben 11 palle ed effettuato un assist per la compagna Catena (entrata nella ripresa): una piccola luce italiana nella giornata più nera della Fiorentina in campo.
La Juventus ha eguagliato la seconda più lunga serie realizzativa nell’era dei tre punti a vittoria in Serie A: 63 gare di fila a segno, come l’AGSM Verona tra maggio 2014 e febbraio 2017.
La Fiorentina è la prima squadra contro cui trova la rete in più di una sfida in Serie A – era andata a segno anche all’andata, nel successo per 2-0 del 30 ottobre.
Cecilia Salvai ha realizzato due gol nelle ultime cinque presenze in Serie A, dopo che nelle precedenti 20 gare non aveva segnato o servito assist; ha segnato la sua seconda rete in questo campionato (sebbene viziata da un tocco a rete della giocatrice viola: ma asseganto a Cecilia); non realizzava più di un gol in una stagione in Serie A dal 2015/16 con l’AGSM Verona (quattro reti).
Per la prima volta in Serie A, Pauline Peyraud-Magnin ha preso parte ad una rete (assist per Beerensteyn); non aveva contribuito ad alcuna rete nelle precedenti 25 presenze nel torneo.
La Juventus chiude il match, che entrerà nella storia bianco-nera (oltre per la girelli in quota 100), anche per aver tentato 13 tiri nello specchio, in nessuna gara di questo campionato ne aveva realizzati così tanti.