Si ferma agli ottavi di finale la corsa del Chieti in Coppa Italia di Serie C. Fatale la sconfitta per 3-1 contro l’Independent subita al Complesso Sportivo Kennedy di Napoli. Nel post gara a parlare all’ufficio stampa del club abruzzese è stato il tecnico delle neroverdi Lello Di Camillo che ha commentato cosi il match contro le campane:
“Nell’arco dei novanta minuti si è giocato poco a calcio e più a calci e con offese. L’approccio alla partita da parte della mia squadra è stato discreto: siamo scesi bene in campo, bravi poi a colpire passando in vantaggio. Si è visto però subito un gioco abbastanza duro da parte delle nostre avversarie: ci può stare, ma non condito da offese. Gli ultimi dieci minuti del primo tempo sono stati molto caldi a causa dei tanti falli da noi subiti: ci ha rimesso Barbarino, finita in ospedale. L’arbitro, a due metri dall’azione, ha completamente ignorato il fallo su di lei. A seguire ci sono stati cinque o sei minuti di scorrettezze e gioco duro e noi, al primo fallo commesso, abbiamo rimediato anche l’espulsione di Stivaletta e siamo stati costretti a giocare il resto del match in dieci. Fin qui tutto ci poteva stare. Nel secondo tempo siamo stati invece letteralmente aggrediti. Per il risultato della partita non ho niente da obiettare: per quanto visto in campo loro hanno meritato di vincere e passare il turno, però ci si è arrivati con un metodo un po’ sleale. Ci può stare il gioco duro in campo, ma sia la terna che è stata un po’ troppo permissiva, ma poi anche le offese continue dentro e fuori dal campo, con la loro panchina straripante di gente della quale la maggior parte non era neanche in distinta, non sono cose belle da vedere. Queste non sono le giuste maniere per ospitare una partita di calcio. Io sono orgoglioso dell’educazione che mostrano le mie giocatrici quando giocano, poi se gli avversari sono orgogliosi di quanto fanno a me poco interessa. Invito il dipartimento di calcio femminile a mandare più commissari di campo in giro per vedere ciò che succede sui terreni di gioco la domenica. Abbiamo subito il pareggio ad inizio secondo tempo, poi è arrivata la loro seconda rete e a quel punto la partita si è chiusa. Noi, già decimati da tanti infortuni e alcune ragazze che non ho fatto giocare per scelta, in inferiorità numerica, spesso e volentieri siamo stati anche in nove con qualcuna delle nostre fuori per colpi momentanei. Ci siamo presi tante offese esterne, anche degli operatori dell’ambulanza. Probabilmente era un team già predisposto per accoglierci così: accettiamo mestamente la sconfitta e torniamo a casa leccandoci le ferite con i calci e i falli subiti. Pensiamo ora a recuperare le nostre infortunate e alle prossime partite. In bocca al lupo a loro per il proseguimento della Coppa Italia. Non è stato sicuramente un bel vedere, ma lo dobbiamo accettare per forza. Ribadisco che dovrebbero mandare più commissari di campo in giro perché ciò che abbiamo visto in campo è stato scandaloso. Mi dispiace anche soprattutto per parecchie ragazze giovani provenienti dall’Under 17 che ho portato con noi a fare questa esperienza in coppa: non hanno visto un bello spettacolo”.