“Araciu“. Per chi non mastica un po’di dialetto siculo può risultare difficile la traduzione. In dialetto siciliano significa “adagio” ma non in senso letterale del termine, bensì si utilizza per ammonire le persone, un “Keep calm” moderno potremmo dire. Eppure di andare piano Maria Cristina Termine non ha alcuna intenzione.
Maria, o “Araciu” come viene soprannominata da tutti, fin da piccola ferma non ci è mai stata e ha fatto più che bene. Attaccante, 34 anni, Maria Cristina la sua passione per il calcio l’ha sempre coltivata fino a farla diventare una delle punte di diamante e capitano dell’ASD Marsala.
Abbiamo voluto conoscere meglio “Araciu”, il suo passato, lo splendido campionato che sta portando avanti con le sue compagne insieme all’allenatrice Valeria Anteri, perché “araciu” (nel senso letterale del termine) non si va in questa forte realtà calcistica siciliana.
Ci racconti di come ti sei approcciata al mondo del calcio? Quando hai capito che era il tuo sport?
“Non ho mai avuto un momento in cui ho capito che potesse essere il mio sport, credo di esserci nata con il pallone tra i piedi… sin da piccola ho cercato sempre qualcosa da poter trasformare in una sfera tonda da poter calciare…A 17 anni ho realizzato il sogno di entrare a far parte di una squadra vera…Da allora non ho mai smesso di giocare a livello agonistico.”
Sul tuo percorso calcistico hai mai incontrato qualcosa o qualcuno che abbia mai cercato di frenarti nella tua passione?
“Posso definirmi fortunata perché nessuno ha mai cercato di frenarmi, nel bene e nel male alla fine ho sempre avuto l’appoggio delle persone a me care per portare avanti la mia passione, le uniche cose che hanno cercato di fermarmi sono stati i miei infortuni e miei tanti interventi per tornare in campo, per quelli ci sono voluti tanta forza e pazienza.”
Come sei arrivata in questa società?
“Per caso, avevo appena finito la riabilitazione dopo il mio primo crociato rotto e partecipai ad un torneo nella mia città, Sciacca, quel giorno fu fatale perché allo stesso torneo partecipava il Calcio Femminile Marsala, fu lì che conobbi quella che ancora oggi è la mia allenatrice che mi fece la proposta di aggregarmi alla squadra insieme ad altre mie compaesane che già ne facevano parte. Pensai stesse scherzando ma poi alla fine accettai, a me bastava, dopo l’infortunio, essere lì e rincorrere di nuovo quel pallone…Fu così che iniziò questo forte amore per la società del Marsala, da cui non mi sono mai separata, da quel giorno sono passati 9 anni.”
Com’è il rapporto con le tue compagne e l’allenatrice Valeria Anteri?
“Con le mie compagne lo definirei speciale, sono sempre stata un punto di riferimento per la maggior parte delle ragazze, è sempre stato così per la mia esperienza e il mio carattere. Da quest’anno sono orgogliosa di essere il loro capitano, credo che il valore aggiunto di tutto sia la nostra complicità, cerco sempre di capirle e comprenderle e cerco sempre di dare una mano ed esserci sempre per loro. Un discorso a parte è da fare per il Mister, è nato tutto così da un giorno all’altro, ci si conosce, ci si vive e tra sconfitte e vittorie oltre che ad un rapporto giocatrice/allenatrice è nata anche una bella e sincera amicizia, sempre nel rispetto più totale del ruolo che ricopre. Tanti scontri ma anche tanti risultati portati assieme con quella unicità che ci contraddistingue.”
State facendo un bellissimo campionato: cinque partite su cinque vinte e con degli ottimi risultati. La prossima partita che vi aspetta forse vi darà un pochino di filo da torcere in più poiché affronterete la squadra di Gloria Città di S. Cataldo, attualmente terzo in classifica. Come vi state preparando fisicamente e mentalmente?
“Si, hai detto bene sarà una partita difficile, all’andata ci hanno messo un po’ di difficoltà, da allora noi abbiamo un po’ ingranato la marcia migliorando giorno dopo giorno e stiamo cercando di preparare al meglio la gara. Cerchiamo sempre di avere la mentalità vincente e con quella ci alleniamo per fare bene durante la settimana per poi metterlo in pratica in partita. Sarà un avversario tosto, ma noi cercheremo come sempre di mettercela tutta e affrontare al meglio partita dopo partita.”
Prosegue intanto anche il successo della Coppa Italia: con un pareggio di 2-2 contro il Palermo(altra squadra piuttosto ostica) siete riuscite ad accedere alla semifinale. Non conosciamo ancora il nome della vostra avversaria, intanto vuoi raccontarci questa esperienza? Che cosa vi ha detto la vostra allenatrice al termine della gara?
“Abbiamo lavorato tanto e bene per affrontare le due avversarie del nostro triangolare, il Palermo era il nostro avversario più temibile, ma alla fine fuori casa abbiamo voluto e ottenuto un risultato molto positivo, per il ritorno tra le mura amiche dovevamo solo stare attente che non ci rovinassimo con le nostre stesse mani e restare concentrate. Il mister alla fine della partita era felice, ci ha fatto i complimenti per il passaggio del turno e ci ha portate a festeggiare. Martedì poi al primo allenamento utile ci ha anche tirato un po’ le orecchie, lei da noi pretende molto e si aspetta sempre il meglio perché sa di cosa siamo capaci. Onestamente abbiamo perso un po’ di concentrazione nei minuti finali facendole pareggiare nel tempo di recupero. Ha concluso dicendo che comunque abbiamo meritato questo non facile accesso in semifinale di Coppa Italia perché ci abbiamo creduto veramente.”
Come descriveresti la realtà calcistica femminile siciliana al momento?
“Beh, siamo ancora molto indietro rispetto alle realtà che si vedono o si conoscono in altre regioni italiane, anche se negli ultimi anni grazie anche a società come la nostra si sono fatti passi da gigante, consideri che noi abbiamo oltre 100 tesserate compreso il settore giovanile e l’attività di base. Stiamo cercando di estirpare la mentalità che il calcio è solo per i maschietti, i genitori fanno ancora fatica a portare la bambina a scuola calcio, prima c’è la prova danza, poi pallavolo e come ultima tappa per le più fortunate i genitori scelgono di arrendersi al volere della bambina/ragazzina. Si che in Italia dovremmo credere di più allo sport in generale, perché comunque non si capisce che è una cosa che fa bene a tutti, soprattutto ai bambini e invece ogni giorno è uno scontrarsi con molte mentalità chiuse anche nelle scuole.”
Su cosa bisogna puntare per favorire lo sviluppo di questa realtà su questo territorio a tuo avviso?
“Bè secondo me bisognerebbe formare persone e prepararle per la gestione dei gruppi femminili perché la maggior parte delle società qui aprono e chiudono nel giro di poco perché quando si approcciano al calcio femminile lo pensano con le stesse caratteristiche del maschile ma, al di là del gioco che è lo stesso, sono convinta che sia assolutamente diverso avere a che fare con le ragazze e ci vuole molta sensibilità. Poi lavorare con la promozione nelle scuole, la nostra Società per esempio partecipa a dei progetti in questo senso, uno fra tutti “ragazze con i tacchetti”, creato e voluto da una commissione ad hoc sul calcio femminile, voluta dal Presidente Morgana, sta riscuotendo molto successo nelle scuole e vede la sinergia tra LND – SGS – Scuole e Scuole Calcio. Quindi Formazione e Scuole sono le chiavi secondo me per lo sviluppo di questa disciplina.”
Parliamo un pochino di te: quali sono i tuoi hobby fuori dal campo?
“Beh, è difficile avere un hobby quando si intraprende un percorso in una società “tipo professionistica” come la nostra. La squadra mi prende molto tempo, io lavoro quasi tutto il giorno, per quel poco tempo che mi resta libero cerco di dedicarlo ai miei nipoti e alla cucina.. credo che cucinare possa essere il mio hobby oltre al calcio. Lavorando e Viaggiando cinque giorni a settimana per 160 km per allenarsi quasi ogni sera viene difficile riuscire ad avere tanto tempo libero.”
Che sogni calcistici hai?
“Ad oggi il mio sogno calcistico più grande è riuscire a realizzare il sogno della mia squadra… quella di portarla alla vittoria del campionato e della Coppa Italia, mi piace sognare in grande.. poi perché no giocare nelle maggiori serie con la mia Società.”
Per concludere una curiosità: schiera la tua formazione ideale della Nazionale Femminile Italiana in vista di questo mondiale 2023.
“Dopo il mondiale di Francia per me meriterebbero tutte le Eroine che coach Bertolini portò fino ai quarti di finale contro l’Olanda ma diciamo che ultimamente mi piacciono tanto le sue ultime scelte delle giovani leve, la mia formazione ideale: Laura Giuliani, il gladiatore Elisa Bartoli, Valentina Bergamaschi, la siciliana doc Maria Luisa Filangeri, Sara Gama, Arianna Caruso, Valentina Cernoia, Manuela Giugliano, il mio mito Valentina Giacinti, Barbara Bonansea e Elisa Polli.”.
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la società ASD Marsala e Maria Cristina Termine per la loro gentile disponibilità.