Nella cornice del “Tre Campanili” di Bogliasco, le rossonere di mister Ganz hanno strappato i 3 punti ad una grande Sampdoria Women. Nonostante il 3-0 finale a favore delle ospiti e l’avvio “shock” dopo il goal vantaggio di Mesjasz al minuto numero cinque, le blucerchiate hanno, a più riprese, messo in difficoltà le avversarie. Certo è che, guardando solo gli highlights o limitandosi al mero risultato, risulta assai complicato sia notare quanto di buono fatto dalle padroni di casa, sia comprendere i fattori che hanno permesso al Milan di conquistare la vittoria. Per riuscirci, come ormai d’abitudine, sarà indispensabile il report realizzato dai match analysts della Panini Digital.
Volendo dunque analizzare in pillole il match basandosi sulle statistiche raccolte, risulta innanzitutto chiaro il netto equilibrio nel possesso palla delle due formazioni, il cui rapporto è pari ad un 50/50 complessivo con una lievissima variazione tra un tempo e l’altro. Ciò mostra subito come nessuna delle due compagini abbia mai controllato il pallino del gioco a discapito della sfidante, “alleggerendo” la netta sentenza del temuto IVS della partita (indice di valutazione squadra), corrispondente ad un 66/34 in favore delle rossonere. Discorso in parte simile anche per la percentuale di passaggi riusciti e palloni giocati nell’area avversaria.
Partendo dal primo, è possibile notare che nella prima metà di gara entrambe le squadre hanno totalizzato una quantità simile di passaggi a buon fine (193 per la Samp e 192 per il Milan), mentre nel corso della ripresa le milaniste hanno creato molto più delle avversarie (203 a fronte dei 151 effettuati dalle liguri). La somma di entrambe le statistiche ha fatto sì che le due percentuali finali fossero rispettivamente 47% e 53%. La lucidità nel servire le compagne mostrata dalle due formazioni ha inoltre permesso, specialmente nei primi quarantacinque minuti, a blucerchiate e rossonere di muovere una quantità simile di palloni nei pressi dell’area di rigore avversaria, rispettivamente 25/26 nel primo tempo e 22/29 nel secondo.
L’ultimo dato, però, mostra come l’aumento della mole di gioco creata abbia scardinato l’equilibrio della partita in favore delle rossonere, nonostante la netta supremazia territoriale delle doriane. Per quanto le ragazze di mister Cincotta abbiano alzato il proprio baricentro di ben 4,6 metri nel corso della ripresa, coprendo più a lungo una maggiore porzione di campo rispetto alle avversarie, il Milan ha sfruttato al meglio gli spazi a disposizione e le occasioni create. Considerata anche la grande efficienza della Samp nell’intercettazione delle linee di passaggio e nel recupero palla per l’intera durata del match, la freddezza delle ospiti, fattore che ha maggiormente influito sul risultato finale, è stata tutt’altro che scontata.
In particolare, il goal del 3-0 firmato nei minuti finali dalla Bergamaschi su assist visionario di Marta Mascarello è stato l’emblema dell’encomiabile precisione delle rossonere. Proprio l’autrice dell’ultimo passaggio vincente di giornata, insieme alle compagne di reparto Asllani e Adami, si è dimostrata determinante per la fluidità e l’efficacia della manovra offensiva della propria squadra, riuscendo a vanificare la pressione delle blucerchiate. Pur non risultando parte dei principali flussi di gioco del Milan, la triade si è infatti distinta per l’importante mole di intercettazioni riuscite (rispettivamente 12, 6 e 9) palloni recuperati e rigiocati correttamente a centrocampo, interrompendo le azioni avversarie e avviando insidiose ripartenze. In questo modo, le ragazze di mister Ganz sono quindi riuscite a non lasciarsi davvero schiacciare dalle padroni di casa, meritando fino in fondo questa vittoria.