La Cus Bicocca sta cercando di difendere con le unghie e con i denti la permanenza in Eccellenza Lombardia, dato che è al terz’ultimo posto con otto punti. Il suo percorso attuale dice una vittoria, otto sconfitte e cinque pareggi, quest’ultimo arrivato nel penultimo turno di andata grazie al 2-2 arrivato contro il Città Di Varese: alla doppietta della biancorossa Rebecca Mauro, le bianconere hanno risposto con i gol di Rosangela Salvo e di Silvia Tremolada. Quest’ultima è una centrocampista classe ’93 e, attualmente, ha messo a referto tre gol in campionato. La nostra Redazione ha raggiunto Silvia per risponderci ad alcune domande.
Silvia cos’è per te il gioco del calcio?
«Il calcio per me è stato parte fondamentale della mia formazione e della mia crescita. Mi ha insegnato valori e dato vere lezioni di vita».
Come hai capito di essere una calciatrice?
«Credo di aver chiesto per la prima volta di essere iscritta ad una scuola a calcio a cinque anni, e da lì in poi non ho mai praticato altri sport. E con un papà che ha sempre fatto l’allenatore, diciamo che sui campi da gioco ci sono cresciuta».
Perché hai voluto diventare una centrocampista?
«Direi che più che una scelta è stato il risultato di un’evoluzione nel corso degli anni, ho giocato in diversi ruoli ma quello in cui mi sento di esprimermi meglio è in mezzo al campo».
Ti va di raccontarci il tuo percorso calcistico?
«Come dicevo, ho iniziato a giocare a calcio quando avevo sei anni. Nel 2000 di scuole calcio femminili nemmeno si parlava, per cui ho giocato nella squadra maschile della mia città fino ai dodici anni. Poi, per questione di età, sono passata nelle giovanili del Fiammamonza dove ho giocato per cinque anni, dalle Giovanissime alla Primavera. Dopodiché ho smesso per un certo periodo e ripreso qualche anno fa con il calcio a sette».
Cosa ti ha spinto quest’anno a far parte della Cus Bicocca?
«Questa estate mi è arrivata la proposta dal Cus Bicocca alla conclusione di una stagione straordinaria e io, dopo una parentesi nel calcio a sette, ho deciso di rimettermi in gioco e riprendere il percorso nel calcio “vero” che avevo abbandonato, forse, un po’ troppo presto. E, grazie al gruppo che ho trovato e in cui mi sono inserita, ora posso dire di aver preso la decisione giusta».
Parliamo dell’attuale stagione in Eccellenza del Bicocca, e attualmente la squadra è al terz’ultimo posto. Piazzamento in linea con i tuoi obiettivi?
«Diciamo che il piazzamento che per ora ha la squadra nel campionato sta stretto un po’ a tutti, perché abbiamo consapevolezza e mezzi per poter fare meglio, e l’obiettivo da qui in poi è proprio questo».
Domenica la Cus ha bloccato sul 2-2 il Città di Varese. Secondo te è stato un pari giusto?
«È stato un pareggio al termine di una partita molto intensa e combattuta da entrambe le parti. Certamente noi cercavamo i tre punti che, a causa di vari episodi, non sono arrivati, ma ne usciamo comunque con delle consapevolezze e delle conferme che faranno da base per le prossime partite».
Inoltre, nella gara contro il Varese ci hai messo lo zampino, perché hai segnato un gol. Ti va di parlare della rete realizzata alle varesine?
«Domenica il mio gol è arrivato alla fine di una serie di azioni in cui cercavamo il pareggio dopo aver subito il 2-1 in apertura di secondo tempo. Si sa che in area i palloni sono sempre pericolosi, e bisogna saper leggere l’azione ed essere sempre pronti per sfruttare l’occasione giusta. E domenica è successo proprio questo».
Restando in tema di marcature, tu sei andata a referto per tre volte. Contenta del tuo attuale score?
«Non mi sono mai posta come obiettivo primario il numero di reti, ma c’è sempre una certa soddisfazione nel contribuire positivamente al risultato finale».
Tra pochi giorni si chiude il girone d’andata e il Bicocca ospiterà il Cesano. Quanto conta, dal tuo punto di vista, questo match?
«La partita di domenica è importante, perché veniamo da due prestazioni in cui abbiamo ritrovato consapevolezze che vogliamo portare avanti e sviluppare nelle prossime partite».
Che impressioni hai sul campionato lombardo di Eccellenza ad un turno dalla conclusione del girone d’andata?
«Il campionato di Eccellenza di quest’anno è un campionato molto competitivo, con grandi personalità e squadre preparate, ma ha dimostrato che non si può dare nulla per scontato e chiunque rischia di pagare caro ogni svista o errore».
Che ambizioni può avere il calcio femminile in Lombardia?
«Il calcio femminile in Lombardia sta crescendo molto in questi anni; la mia speranza è che possa continuare a crescere in modo organico, con la collaborazione di tutti gli addetti ai lavori, per creare un ambiente di crescita personale e calcistica per bambine e ragazze che da quest’anno possono anche permettersi di sognare di diventare professioniste».
Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Fuori dal campo, applico le dinamiche del gioco di squadra, adattabilità e creatività al mio lavoro di Graphic Designer in un’agenzia creativa. Anche lì la collaborazione e la voglia di mettersi in gioco come singoli hanno un’importanza fondamentale per il successo dei progetti che vengono sviluppati».
Che sogni vorresti ancora centrare in futuro?
«In questo momento non penso a grandi sogni, ma piccoli obiettivi che passo dopo passo, giorno dopo giorno, possiamo raggiungere per toglierci qualche soddisfazione».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Cus Bicocca e Silvia Tremolada per la disponibilità.