E’ l’ennesima sfida salvezza, è lo scontro diretto per scalare posizioni, per avere appiglio lungo la scalata verso zone di classifica migliori, per mettere alle spalle le ultime due gare, le ultime due sconfitte che hanno inciso pesantemente sul morale ma non sul rendimento. La squadra di Sanchez sia a Sassuolo che a Roma è stata sempre in partita, ha impostato gioco, si è creata occasioni, ha provato a fare punti con il carattere e il gran cuore che a queste latitudini è il motore che muove gli ingranaggi della passione, del modo di fare calcio con verace credo calcistico. Sono gli ingredienti che spingono a misurarti con le grandi del calcio italiano.
Il tecnico granata deve fare a meno dell’infortunata Konat. In casa Samp un lungo elenco di assenze che condizionano l’intero reparto offensivo. Alla squalificata Baldi ci sono le assenze per infortunio di Tarenzi, Gago, Cedeno, Mailia, Soggiu, Prugna e Lopez. Si torna sul sintetico di Palma Campania, ormai la seconda casa delle pantere, si torna nell’impianto che ha testimoniato la vittoria contro il Milan nell’ultima gara interna. Gara equilibrata per i primi quindici minuti, pressione alta della Sampdoria e Pomigliano che fatica ad uscire dalla propria metà campo. La prima conclusione a rete dopo 18’ di Martinez dopo il tentativo murato di Gallazzi. Palla alta. Minuto 22’: il sinistro di Taty per la parata di Tampieri. Prende coraggio il Pomigliano e Ferrario ci prova dalla distanza con palla bassa che sfiora il palo (26’).
Cresce il Pomigliano sull’asse Rizza-Gallazzi con tiro di Di Giammarino bloccato da Tampieri in sicurezza (30’). Prima risposta blucerchiata con Fallico che riesce a tenere in campo e calciare al centro. Brava Cetinja a chiudere sul primo palo (32’). Ancora Fallico a provarci dalla distanza: conclusione centrale neutralizzata semplicemente dal portiere serbo. Su calcio di punizione di Ferrario le due conclusioni di Gallazzi per il doppio intervento di Tampieri (37’). Senza recupero si va al riposo, termina un primo tempo equilibrato che ha riservato poche emozioni e senza reti. Al ritorno in campo arriva il primo cambio in casa Pomigliano: finisce la gara di Verena ed inizia quella di Alice Corelli. E proprio l’ex Roma prova ad alterare l’equilibrio con un tiro dalla distanza che sorvola la traversa. (51’). Reclama un calcio di rigore per un tocco di braccio in area ligure il Pomigliano, ma la terna giudica tutto regolare (53’).
Martinez spreca in area blucerchiata tardando a calciare verso rete, sulla ripartenza Fallico per la Samp e palla a fondo campo. (58’). Pericolo ligure al 63’ con Rincon che costruisce e la testa di Oliviero che schiaccia forte con Cetinja che blocca. Al 73’ ancora Corelli si costruisce uno spazio utile per la conclusione a rete di poco sopra la traversa. Ancora un’iniziativa di Martinez che lascia partire un tiro-cross che termina sul fondo. Pericolo al 79’. L’episodio che cambia la partita all’83’ Batellani in area riceve da Novellino, controlla e subisce il fallo di Spinelli. Rigore procurato e da lei realizzato con freddezza sul palo basso alla sinistra di Tampieri. Pomigliano in vantaggio. Finale infuocato con la Samp chiamata a recuperare la partita, il Pomigliano tiene bene il campo, gestisce le ripartenze e porta al termine un successo importantissimo che consente al Pomigliano di agganciare in classifica proprio le liguri. Continua la corsa, continua il sogno per le pantere ancora vincenti qui sul sintetico di Palma Campania.
Il tabellino
POMIGLIANO: Cetinja, Apicella, Fusini, Passeri, Gallazzi, Amorim Dias (dal 46’ Corelli), Sena (dal 68’ Battelani), Rizza, Martinez (dal 87’ Rabot), Di Giammarino (dal 55’ Novellino), Ferrario. A disp.: Fierro, Rocco, Manca, Sangare’, Miotto. All.: Carlo Sanchez.
SAMPDORIA: Tampieri, Spinelli, Cuschieri (dal 63’Seghir), Rincon, De Rita (dal 87’ Battistini), Regazzoli, Re, Oliviero, Pisani, Fallico (dal 87’ Conc), Giordano (dal 77’ Panzeri). A disp.: Sundsfjord, Fabiano, Taleb, Lazzeri, Pettenuzzo. Al.: Antonio Cingotta.
ARBITRO: Filippo Ciancaglia di Jesi
ASSISTENTI: Vincenzo Abbinante di Bari, Vincenzo Andreano di Foggia
QUARTO UOMO: Antonio Spera di Barletta
RETI: 83’ Battelani
NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in erba sintetica. Angoli 5-1. Ammonite: Re (S 31’), Di Giammarino (P 36’), Alfano (P 48’), Spinelli (S). Recupero: 0’ pt 3’ st