Il Como, pareggia a Vinovo contro la Juventus, e blocca le Campionesse in carica ad una delle peggiori gare delle bianconere. Avversarie che con un baricentro molto alto, piazzato ai 47 metri, detta la gara sulla posizione del terreno di gioco e mette pressione alla Juve per tutti i 98’ minuti di gioco.
Ma dove si è maggiormente distinta la squadra avversaria è nella fase difensiva: con una percentuale di palle recuperate (pari al 42.3% contro le sole 18,2 della juventus) in area. Inoltre il Como ha evidenziato una aggressività e pericolosità con un 52% di attacco alla porta di Peyraud-Magin, senza nessuna paura, che ha portato al tiro nove volte, di cui sei dentro (una rete) per una gara giocata alla pari sia dal punto di vista del risultato che territoriale.
Sebbene l’indice di valutazione di squadra Juventino si posiziona in vantaggio (63 contro 37) le avversarie sono riuscite a creare una copertura territoriale di notevole evidenza. Le giocate utili delle padrone di casa si sono evaporate tra le linee difensive senza destare troppo successo. I Flussi di gioco delle bianconere sono state affidate alla regia di Martina Rosucci, la migliore per costanza, con i suoi 99 passaggi riusciti (pari al 88% di tutti i palloni transitati da dietro). Tutte le azioni partite da Rosucci hanno visto l’ausilio di Sembrant (per 18 volte) e Lundorf (per 13 tocchi) ma non andando oltre la linea di centro campo. E’ forse mancata la Martina del centro campo che lanciava le compagne in avanti per colpire a rete.
Il Como, da parte sua ha gestito bene palla e campo con la centrale Karlenas, che ha sopportato 36 passaggi 8il 65% del gioco lariano) con flussi costanti che giravano da destra a sinistra su Beccari (13 palloni serviti benissimo in posizione avanzata) e Rizzon (6 sfere).
Cantore resta la calciatrice che ha ben figurato tra le file di Montemurro: 3 assist e 8 tiri a rete, Grosso la più produttiva con due tiri ed una rete che vale non solo il suo primo score in maglia bianco nera ma una prestazione di sacrificio. Tra le file del Como, Lipman con le sue 25 palle recuperate vince la classifica tra le sue compagne, ma non è da meno Karlenas (la migliore in campo per palle giocate e passaggi riusciti, oltre a 12 giocate utili) . Joyce Borini resta a ruota con 20 sfere, e Rizzon 18 per una gara che la dice lunga sulla tenacità e la caparbietà del gruppo di De La Fuerte.
Alle padrone di casa, con assenze di peso in campo, sono mancate tutte le efficaci palle inattive in zona di attacco e con zero punizioni (sia a destra che a sinistra) hanno visto poco del buon calcio che le Campionesse d’ Italia ci aveva abituato a vedere.
Le Lariane, palla al piede si sono viste molto di più nel secondo tempo (con il 60% dei passaggi riusciti) e con la protezione della propria difesa (il 40%) subito dopo la rete del pareggio. Il Como , inoltre, a sviluppato molto di più della Juventus i dribbling (9 su 7) e le accelerazioni di gioco (9 su 5) mettendo in difficoltà le padrone di casa.