Non è più una sorpresa ed invitiamo la tifoseria viola a fare gli scongiuri: continua lo straordinario percorso della Fiorentina nelle zone altissime della classifica, a un solo punto di distanza dalla capolista Inter. A Pomigliano d’Arco vince di misura per una rete a zero nel segno di Mijatovic, autrice del gol-partita allo scadere della prima frazione di gioco, abile a rendere utile la giocata in progressione e dribbling di Monnecchi. A proposito di iniziative personali, in questo match non sono mancate e le ragazze in campo ci hanno fatto assistere a 23 dribbling riusciti, equamente distribuiti tra le due squadre, e 16 accelerazioni dove prevale, invece, la formazione ospite.
L’inerzia del match è stata prevalentemente di marca viola, come attestato dall’Indice di Valutazione Squadra (IVS) che attribuisce, sui 100 disponibili, 37 punti alla formazione di casa e 63 a quella ospite, facendo emergere un divario non indifferente tra i due schieramenti nonostante, a livello prettamente tattico, si sia creato un forte “equilibrio a specchio”. Il grafico elaborato da Panini Digital Soccer conferma questo equilibrio tattico e si aggancia agli score statistici relativi al baricentro e alla linea media di pressing che si equivalgono tra Pomigliano e Fiorentina, attestandosi rispettivamente intorno ai 55 e 45 metri da ambo le parti.
La squadra ospite ha prodotto di più: 59% di possesso palla, 570 palle giocate con 349 passaggi riusciti che corrispondono al 61% dei passaggi totali e 53 giocate utili in più della squadra guidata da Alfano. Nonostante il numero delle palle giocate in zona area avversaria sia inferiore a quelle delle ragazze di Panico, non si può affermare che il Pomigliano sia stato meno pericoloso sotto porta, infatti, ha calciato verso la porta una volta in più ed è stato più efficace sulle palle inattive a favore. Ad ulteriore prova di quanto appena affermato, è sufficiente leggere il numero degli interventi del portiere della squadra toscana che, tra 9 uscite e 6 parate, si attesta a 15, 6 in più della numero 1 campana Cetinja che in ciascuna delle due categorie si è fatta notare 3 volte.
Con 4 tiri verso la porta, il rigore procurato e le 8 giocate utili è l’ex blucerchiata Martinez la più attiva del Pomigliano in fase offensiva: la sua dinamicità e abilità nella corsa, le permettono di attaccare gli spazi ed è quindi un punto di riferimento per le compagne. La produzione del gioco campano è passata dai piedi di Ferrario, molto attiva anche in fase di non possesso nel recuperare 24 palloni. Il pallino del gioco toscano si è attestato, invece, sui piedi di Agard che ha fatto registrare 43 passaggi riusciti e 18 giocate utili e ha messo in campo tanta grinta anche in interdizione con 21 palloni recuperati.
Lode per Rachele Baldi che, al minuto 77, ha salvato il risultato neutralizzando il calcio di rigore calciato molto bene da Taty, con un volo plastico stilisticamente e tecnicamente da copertina.