Due campi collegati, tredici reti realizzare tra Forlì e Santarcangelo e un continuo flusso di notizie ed emozioni che alla fine ha premiato l’Italia: le Azzurrine escono sconfitte per 2-1 nell’ultimo match del Round 1 contro la Svizzera (trasmesso in diretta streaming sul sito figc.it), ma il contemporaneo ko per 6-4 dell’Islanda contro la Francia regala alle ragazze di Leandri un risicato – quanto vitale – vantaggio sulle Scandinave nella differenza reti (-3 contro -4), decisivo per rimanere nella Lega A in vista del Round 2 degli Europei di categoria.
La fotografia, che arriva da Forlì e che cattura al meglio il finale di torneo, immortala lo staff tecnico e tutte le ragazze azzurre intenti ad ascoltare novità dall’altro campo, mentre sul ‘Tullo Morgagni’ era già arrivato il triplice fischio dell’arbitro a sentenziare il 2-1 per le Rossocrociate: a Santarcangelo serviva quindi una vittoria con un doppio vantaggio della Francia e l’annuncio del 6-4 finale sull’Islanda, arrivato dopo dieci – interminabili – minuti di recupero, è stato una vera e propria liberazione.
Mister Leandri, quasi sfinito da tutte le emozioni che lo hanno accompagnato per i novanta minuti di gioco e dall’attesa di ricevere novità dall’altra gara del Gruppo 4, ha analizzato il percorso delle Azzurrine in queste tre gare: “Ci siamo complicati la vita da soli nella prima partita, che strameritavamo di vincere: quel pareggio, in cui ci siamo fatti riacciuffare nel finale, ci ha tolto delle certezze tecniche. Con la Francia abbiamo preso un gol dopo poco più di un minuto che ci ha tagliato le gambe, e anche lì abbiamo smarrito sicurezze. Oggi abbiamo disputato un primo tempo di grande paura; nella ripresa le ragazze hanno messo in campo cattiveria e agonismo, in un arrembaggio durato 45 minuti. Ripartiamo da questo secondo tempo. Oggi andiamo a casa sicuramente non felici per quanto successo, consapevoli di non aver fatto bene, ma sono fiducioso per il proseguo di questo torneo: nel Round 2 avremo più partite nelle gambe e una condizione migliore”.
La partita. Rispetto alla sfida contro l’Islanda, l’allenatrice italiana – sulla panchina elvetica – Veronica Maglia applica un parziale turnover, modificando sei elementi delle undici giocatrici che avevano iniziato quella sfida. Dall’altra parte Leandri deve invece fare a meno delle squalificate Cocino e Testa: il tecnico romagnolo affida così le chiavi del centrocampo a Dragoni, inserisce Pellegrino Cimò sulla linea mediana e davanti, insieme a Girotto e Zamboni, Letizia Rossi completa il tridente azzurro.
Lo scacchiere azzurro è un po’ più accorto rispetto alle precedenti due uscite, con la linea difensiva che rimane a quattro anche in fase di impostazione; la manovra italiana è fluida e nelle prime battute di gioco mette in apprensione la retroguardia rossocrociata, collezionando tre calci d’angolo nel giro di dodici minuti. Al 18’ arriva il primo squillo della Svizzera, con la conclusione di Schertenleib dalla distanza che però non crea problemi a Di Nallo: la numero 8 ospite è il pericolo principale annunciato per le Azzurrine, con la sua visione di gioco in mezzo al campo unita ad una grande fisicità.
Al 20’, abbastanza a sorpresa per quanto visto in campo fino a quel momento, la Svizzera passa in vantaggio: Egli se ne va sulla sinistra e il suo cross al centro viene smanacciato in uscita da Di Nallo, favorendo però l’accorrente Stoob che realizza a porta vuota. Le contemporanee notizie provenienti da Santarcangelo non sono delle più confortanti, con l’Islanda che ha impattato sull’1-1 dopo il vantaggio della Francia. Le attenzioni sono però tutte concentrate sul ‘Tullo Morgagni’ di Forlì’ e, dopo qualche minuto di spaesamento, al 30’ le Azzurrine costruiscono la più nitida palla-gol del match: Letizia Rossi che si invola verso la porta avversaria, ma il suo tocco sotto a superare Proplesch in uscita si perde a fondo campo.
39’: un macigno irrompe sulle speranze azzurre: Egli disegna una traiettoria perfetta e beffarda al tempo stesso, che colpisce la traversa interna e va al di là della linea bianca. È il 2-0 Svizzera che, sommato al sorprendente e deleterio 3-1 dell’Islanda, pone le Azzurrine di fronte al peggiore degli scenari possibili. L’ultima emozione di una prima frazione di gioco da incubo per l’Italia – non tanto per quanto visto sul terreno di gioco, ma per l’evolversi della trama – è un tocco di Zamboni sul perfetto lancio dalle retrovie di Razza, ma il tocco dell’esterno finisce un’altra volta a lato per questione di centimetri.
Non c’è molto tempo per fare calcoli e Leandri a inizio ripresa si gioca il tutto per tutto, con una formazione ultraoffensiva, inserendo Sciabica e Donolato, e spostando Rossi sulla linea difensiva. Serve un’impresa e lo spirito battagliero dell’Italia mette da subito in apprensione la retroguardia rossocrociata. All’8’ una punizione da centrocampo di Zamboni si trasforma in una conclusione di difficile lettura per Proplesch, con la traversa che salva la Svizzera. È sempre più una battaglia e all’11’ un nuovo calcio piazzato da centrocampo produce una mischia nell’area elvetica: stavolta Pellegrino Cimò è la più veloce di tutte e con un tocco rapace riapre la contesa e il discorso qualificazione.
È un susseguirsi di emozioni che difficilmente trova parole che non scadano nella retorica, ma il clamoroso ribaltamento nel punteggio a Santarcangelo, con la Francia avanti 5-3 al 15’ della ripresa, riporta l’Italia al Round 2 nella Lega A. Le Azzurrine sono sbilanciate in avanti alla ricerca di un pareggio quantomai vitale, anche se la parità numerica in fase difensiva sui contropiedi svizzeri lascia costantemente in apprensione tutti i tifosi sulle tribune del ‘Morgagni’.
Al 22’ Sciabica testa i riflessi del portiere svizzero, che si oppone di ginocchia alla sua conclusione, mentre al 24’ tornano ad arrivare notizie più che confortanti da Santarcangelo, col 6-3 della Francia. A Forlì è in pratica un tiro al bersaglio verso la porta difesa da Proplesch, con le Azzurrine che collezionano corner a raffica e che meriterebbero a pieno quantomeno il pareggio, anche se il punteggio non cambia più. Punteggio che invece si modifica da Santarcangelo: l’Islanda si porta sul 4-6 e produce l’ultimo sforzo per ridurre ulteriormente le distanze e mantenere così la Lega A. A Forlì sono tutti in attesa di novità dall’altro campo: per un attimo la notizia del 5-6 dell’Islanda, al 97’, affonda il mondo azzurro. La rete però viene annullata e si può tornare a respirare: in primavera le Azzurrine saranno ancora nella Lega A.