Continua l’inaspettata corsa al titolo della Fiorentina che in casa, al Pietro Torrini, nel quinto turno di Serie A, liquida la pratica Sassuolo con un risultato netto di 2-0 che avrebbe potuto essere anche molto più ampio. Catena ancora una volta protagonista: è suo l’assist per l’appoggio facile in rete di Parisi al minuto 19. La partita si chiude nel corso dell’extra time del primo tempo con la realizzazione su rigore da parte di Sabatino, alla sua prima gioia stagionale.
Panini Digital ci offre un tracciato sui flussi di gioco delle due squadre che vede la costruzione della squadra viola coinvolgere 10 undicesimi dello schieramento, coprendo tutte le zone del campo e ambo le fasce. Le neroverdi, non trovando successo per vie centrali, hanno preferito impostare lateralmente, soprattutto lungo la fascia sinistra, ma la diga creata dall’onnipresenza delle ragazze di Panico e la loro propensione a commettere falli nella metà campo avversaria ha inibito alla squadra ospite la ricerca e la creazione di spazi per alzare il baricentro e portare a termine le azioni che, per la quasi totalità , sono partite dalle retrovie.
I numeri parlano chiaro ed esprimono un ampio divario tra le squadre in campo, non per quanto riguarda il volume e la qualità di gioco dove numericamente si equivalgono, bensì in termini di pericolosità offensiva: sono 45 le palle giocate dalla Fiorentina nelle adiacenze dell’area di rigore avversaria, 27 in più del Sassuolo, calciando 19 volte verso la porta contro i soli 6 tiri imprecisi delle ragazze di Piovani, di cui nessuno nello specchio, e creando 7 occasioni da gol (il Sassuolo solamente una). Se si parla di precisione non si può nascondere il difetto viola di non concretizzare a sufficienza: ben 13 tiri, perché deviati, respinti o finiti fuori, non hanno raggiunto i pali protetti da Isabella Kresche.
L’esordio stagionale nella formazione toscana dell’estremo difensore Baldi non è stato impegnativo: gli scarsi affondi in attacco e la difficoltà del Sassuolo nel raggiungere l’area avversaria ha reso fine a se stessi il 48% di possesso palla e i 7 minuti e mezzo di supremazia territoriale che, per l’appunto, non hanno portato occasioni da rete.
La partita non ha visto svilupparsi il gioco in ampiezza, infatti risultano zero i cambi di gioco, ma le due squadre sono riuscite ad arrivare al cross dal fondo per ben 37 volte totali, quasi equamente distribuite tra i due schieramenti, ma in quantità decisamente maggiore dal lato destro del terreno.
La prestazione di Parisi, dal lato delle padrone di casa, è stata premiata con il gol: 65 palle giocate con 14 giocate utili e 17 palle recuperate, fanno di lei la spinta propulsiva della manovra viola. Per parte emiliana è, invece, la numero 4 Pleidrup a distinguersi negli stessi parametri.