La Juventus supera il Pomigliano 3 a 0 a Vinovo e detiene l’ IVS (Indice di Valutazione di Squadra) superiore a qualsiasi incontro disputato nel 2022. Un 83 per le bianconere contro il 17 delle pantere partenopee che evidenzia il gran gioco del gruppo.
Un Pomigliano partito bene, sul campo, che schierando un 4-3-3 molto chiuso, dei primi 47 minuti aveva costretto la Juventus a calciare da fuori e a non riuscire a penetrare il muro difensivo del Pomigliano. Praticamente le undici di Romaniello erano posizionate nella loro metà campo, fatta eccezione di Anaiu Martinez (sostituita poi nella ripresa) che giocava in centro campo e portava l’accelerazione sui lanci lunghi della difesa.
Pertanto il modulo di Montemurro, della prima frazione, è stato poco redditizio in attacco (con un 4-3-3 che in attacco portava un 2-4-4) lasciando solo Lenzini a destra e Sembrant a sinistra (in fase difensiva) e portando Nilden e Boattin in centro campo, con ben 4 punte in avanti. Ben diversa, la ripresa, che schiera un 3-5-2 di alto livello con un centro campo molto più dinamico e di spessore. Anche il Pomigliano, restato in campo in dieci, deve correre ai ripari e rimodula in 4-4-1 cercando di salvare il salvabile.
La gara, spezzata così in due parti molto evidenti, ha permesso alla Juventus di esprimere il suo calcio migliore nei secondi 45 minuti, portando il flusso di gioco a fare perno dal centro campo: Lenzini ha dettato le linee di gioco, facendo 82 passaggi utili (pari al 84% di tutto il possesso palla bianconero) con Rosucci, Sembrant e Gunnarsdottir e evidenziandosi come la miglior giocatrice del gruppo. Anche Martina Rosucci, dal suo ingresso, ha lavorato molto nella centrale con 26 giocate utili e 22 palle recuperate dando prova di caparbietà e buon feeling con la categoria.
Un Pomigliano, condizionato dall’inferiorità numerica, ha tirato i remi in barca e si è chiuso su Passeri (la migliore per i recuperi in fase difensiva) che ha costruito 35 passaggi riusciti con 83% riusciti, ma che in ogni caso hanno reso poco produttiva la squadra in fase offensiva.
Pertanto la Juventus ha avito terreno fertile, andando a coprire il campo ed ha recuperare di più le palle (sia in fascia che al centro campo) dimostrando più fisicità e sopra tutta ottime qualità individuali.
Nella fase offensiva le campionesse d’Italia hanno dimostrato più dinamismo: cercando la profondità e mettendo 286 passaggi bassi utili nella metà campo avversaria, contro i solo 57 della squadra ospite (per di più nei primi 45 minuti). Vi sono state più iniziative personali, ovvero 33 contro 19, e le accelerazioni (tutte in chiave bianconera) sono state 15 contro solo 1 del Pomigliano.
Tutti tali indici, sviluppati grazie alla complesso meccanismo di Panini Digital ci ha permesso di visualizzare meglio l’incontro, anche se sul campo ci era sembrato in equilibrio per il primo tempo.