Seconda vittoria consecutiva per una Fiorentina in ottimo stato di forma: nel match casalingo contro il Como prosegue il trend positivo delle viola che dimostrano di saper partire col botto e scendere in campo con l’atteggiamento giusto. Come nella trasferta contro il Milan, la squadra guidata da Patrizia Panico ha messo in ghiaccio la vittoria nella prima parte di gara e in questo caso le sono bastati i primi 15 minuti, dove ha messo a segno le due reti sufficienti a portarsi a casa i 3 punti. Ciononostante, è stata del Como la prima occasione della partita con un tiro da fuori area, nel corso del 3′ minuto, a concludere un’azione nata da corner.
La partita, terminata sul punteggio di 2-1 per le padrone di casa, è stata equilibrata: le percentuali di possesso palla, passaggi riusciti e giocate utili si attestano al 44% per la formazione lombarda, quindi non molto distanti dai dati della formazione toscana che, però, domina in numero di palloni giocati in zona offensiva, forte anche di un baricentro più alto rispetto al Como. Le esterne difensive n. 4 Jackmon, autrice del primo gol viola, e la n. 16 Erzen hanno tenuto piuttosto alto il proprio posizionamento in campo, ritrovandosi a smistare palloni in zone più avanzate e stravolgendo, così, la tradizionale linea difensiva. Il centrocampo del Como si è mosso più verticalmente: come riporta il grafico elaborato da Panini Digital Soccer, le tre centrocampiste Karlenas, Hilaj e Picchi hanno ricevuto palla nelle zone centrali del campo, da cui hanno tentato di impostare la manovra offensiva.
La quasi totalità delle azioni viola, circa il 90%, è cominciata dal basso, costruita dalla difesa: non a caso è Alice Tortelli, difensore, la più ricercata dalle compagne (48 volte) e colei che, con 55 passaggi, ha totalizzato il maggior numero di passaggi riusciti. Per la squadra ospite, invece, la palla è stata distribuita ad un maggior numero di interpreti e in diverse direzioni, nel tentativo di non dare riferimenti alle avversarie dal punto di vista tattico: questo non ha portato la formazione di De La Fuente a calciare più volte verso la porta, ma solamente a crossare due volte in più rispetto alla formazione di casa.
8 conclusioni della Fiorentina, di cui 2 andate a segno, 3 ribattute e 3 fuori, contro 5 della neopromossa che è stata leggermente più precisa, indirizzando 3 tiri nello specchio della porta, ma realizzando un solo gol perché 2 di essi sono stati parati da Schroffenegger.
A livello di iniziative personali è stata poco più intraprendente la Fiorentina, le cui calciatrici hanno tentato 21 dribbling complessivi, 5 in più del Como che è stato più aggressivo, commettendo 15 falli, di cui 3 nei pressi della propria area di rigore.
Karlenas è stata fondamentale nel mantenere aperta la partita, distinguendosi in palle giocate, passaggi riusciti, giocate utili, recuperi di palla, ma anche falli commessi. Il pubblico di casa può, invece, complimentarsi con Huchet per le 26 palle recuperate e con Boquete sia per il gol realizzato che per le giocate mandate in porto. Il Como può festeggiare il primo gol in campionato e, se continua così, festeggerà presto anche i primi punti.