Partita a senso unico quella fra Roma e Milan che si è giocata oggi, sabato 10 Settembre, al Tre Fontane e ha visto vincere le padrone di casa della Roma per 2° a 0 su un Milan zeppo di infortuni (Asllani, Guagni e con Adami a mezzo servizio), che si è dimostrato abulico e privo di energie.
Le lupe, dal canto loro, sono entrate in campo con l’idea fissa di sfatare il tabù che non le aveva mai viste vincitrici sulle meneghine, se si esclude la vittoria ai calci di rigore nella finale di Coppa Italia di due stagione fa.
Una partita che perde inevitabilmente fascino, quando si apprende che nel Milan non giocheranno Asllani e Guagni, preservate per leggeri infortuni e con un centro campo che presenta delle defezioni, senza considerare che Adami ha nelle gambe sì e no un tempo scarso. Ma questa gara è la partita delle ex di turno, quella di Soffia che in estate si è lasciata dalla Roma non senza fare polemica, accusando la società capitolina di non tenerla troppo in considerazione e di Giacinti che, dopo la rottura dello scorso campionato a dicembre con Mister Ganz e dopo la parentesi alla Viola torna da vera ex con la Roma dove si è accasata almeno per tre stagioni.
Lo stadio, come al solito, è tutto pieno per la prima della Roma in casa, addobbato come si deve dai tifosi della capitale, in campo però poco dopo il fischio iniziale si vede subito che ci sono due pesi e due misure, quella della Roma che offende e attacca sempre ogni spazio e spinge sull’acceleratore e il Milan che molto timidamente cerca di fare la partita ma che non arriva mai alla porta di Ceasarse non in una o due azioni iniziali, poi come neve al sole evapora.
La Roma, dal canto suo, va subito in goal al 14’ con la giapponese Minami, e affonda, letteralmente parlando, le rossonere con il gran goal dell’ex Giacinti, che arriva al minuto 44’ sul tramontare del primo tempo.
Nella ripresa nulla da segnalare, se non il temporaneo infortunio al portiere Giuliani, colpito alla testa, che desta qualche preoccupazione a tutto lo stadio, poi per fortuna l’atleta riprende, anche se inizialmente visibilmente stordita, il suo posto fra i pali e poco dopo si prodiga anche in una bella parata, segno che si è ripresa alla grande.
Per il resto poco altro da aggiungere, la Roma opera i suoi cambi, visto che quest’anno se lo può permettere con l’ampliamento della rosa e rimane saldamente al timone di un partita che non ha mai visto i fendenti dell’attacco milanista proporsi seriamente nello specchio dei pali difeso da Ceasar, nonostante per via dell’infortunio di Linari, Spugna è stato costretto a giocare con entrambi i suoi nuovi centrali difensivi, ma oggi davvero non c’è mai stata partita, con un Milan che sembra davvero sfiduciato prima di tutto nella testa e questo è un male se avviene già alla seconda giornata di campionato.