Oggi davanti al mio caffè vorrei parlare e scambiare con voi un paio di battute che mi frullano nella testa da discreto tempo. Il mercato è ancora aperto, ma cosi stando i flussi in particolare degli acquisti della serie A, sto notando che da quando quest’anno il campionato è diventato professionistico, c’è un arrivo cospicuo di giocatrici straniere e, a parte qualche raro club, la colonia delle Italiane ormai non risiede più nella nostra serie A ma sicuramente in serie B e in C, campionati ancora dilettantistici.
La cosa che mi fa pensare e mi lascia assai perplesso è il fatto che, a parte poche eccezioni, le ragazze che arrivano nella massima serie non sono poi giocatrici così forti e talentuose dalle quali le nostre italiane possano apprendere e rubare i trucchi del mestiere, spesso sono ragazze dai curricula che lasciano parecchi punti interrogativi e gli stessi punti interrogativi me li sto ponendo anch’io sul futuro della rifondazione della nostra Nazionale e sul fatto che sempre di più la serie A sta chiudendo le porte in faccia alle nostri giovani atlete che vengono dirottate in serie B con l’aumento delle provvigioni dei procuratori che vanno a pesare sulle società e sulla stessa serie C.
Viene da pensare e sperare che quello che è praticamente accaduto negli scorsi anni nel campionato maschile, dove siamo arrivati ad avere club con in campo a partita uno o due italiani a referto non si vada ad applicare anche in futuro anche alla nostra serie A, che ha bisogno come il pane di fare crescere, soprattutto in prospettiva dopo il brutto Europeo, la Nazionale maggiore coltivando sempre di più giovani talenti.