Gaia Zani, ventitreenne di Firenze, è uno degli esterni d’attacco del Centro Storico Lebowski, società che quest’anno affronterà il campionato di serie C dopo una stagione a dir poco perfetta.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare la stessa calciatrice, che gioca con il club toscano da ormai 4 anni, per parlare della stagione appena conclusa e di quella che sta per iniziare.
Ciao Gaia, grazie per averci concesso il tuo tempo.
Partiamo subito dalla scorsa stagione: quali erano i tuoi obiettivi e quelli della squadra?
“Credo che ad inizio anno non eravamo totalmente consapevoli della nostra forza, ma con il passare dei mesi, ci siamo rese sempre più conto di quanto potenziale avessimo. Il tutto è stato reso più facile da un gruppo unito e coeso, qualcosa di mai visto prima, che ha contribuito a rendere l’annata memorabile.
Per quanto mi riguarda, dopo la rottura del crociato e il periodo in Erasmus a Berlino, il mio principale obiettivo era quello di tornare in forma e ricominciare a segnare, una vera e propria boccata d’aria fresca per un attaccante dopo un lungo periodo di digiuno”.
Quest’anno affronterete il campionato di serie C, dopo una stagione fantastica dove avete dimostrato di meritare un palcoscenico più importante. Ci racconti un po’ le emozioni che hai provato quando hai realizzato che eravate le più forti in assoluto in campionato?
“Durante il periodo in Erasmus, ogni domenica giocavo con una squadra locale, ma la mia testa era alle mie compagne in Italia. Tornare a gennaio e vederci lì guardare tutti dall’alto è stata una grande emozione. Ma penso che le emozioni più grandi le ho vissute durante le partite contro il Livorno e il Doccia, dove la curva è stata letteralmente il 12º uomo in campo, cosa assolutamente inusuale nel calcio femminile”.
Chi ti conosce e ha seguito un po’ la tua storia calcistica, sa che ti sei rotta il crociato nel 2020.
Ultimamente molte giocatrici famose come Alexia Putellas e Christen Press stanno attraversando una fase di recupero dopo un infortunio così grave.
Quanta forza mentale ci vuole per tornare in forma dopo uno stop così lungo?
“La rottura del crociato è stata per me, come penso per tutte quelle che passano da questo infortunio, un momento molto buio. Dopo un primo momento di sconforto, ho cercato di prendere il “buono” che c’era nella situazione, cercando di documentare tutti i piccoli miglioramenti che facevo e lavorando sugli aspetti mentali come la pazienza e la perseveranza. La riabilitazione soprattutto nei primi mesi è un momento molto delicato. Dopo il 2°/3° mese anche quando mi sentivo pronta per correre, saltare e spaccare il mondo, ho avuto la fortuna di avere accanto dei professionisti esemplari che mi hanno fatto capire l’importanza di non bruciare le tappe per non avere recidive. Ora, dopo 2 anni e mezzo per fortuna è solo un brutto ricordo”.
Cosa ti aspetti per il prossimo campionato di serie C? Sia individualmente che come squadra?
“Vogliamo dare battaglia su tutti i campi e vendere cara la pelle. Sappiamo che il campionato è molto competitivo, questo ci lusinga ma proprio per questo ce la metteremo tutta per non sfigurare mai. Personalmente, spero di avere continuità di rendimento e minutaggio per aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo”.
Chi è la tua giocatrice o il tuo giocatore preferito?
“Sono una grande appassionata di calcio in tutte le sue forme e fin da bambina ho sempre seguito il calcio, in particolare la Fiorentina. Non ho un calciatore o una calciatrice preferita, ma ho sempre un occhio di riguardo per gli esterni d’attacco come me”.
Vuoi invitare i vostri tifosi a seguirvi e appassionarsi al vostro percorso in vista della nuova stagione?
“Non credo ci sia bisogno di inviti. L’ambiente è carico e pronto a seguirci e sostenerci perché possono essere il nostro quid in più, soprattutto nei momenti più difficili”.
Grazie Gaia e in bocca al lupo al Centro Storico Lebowski per questa nuova avventura in Serie C!