Dopo la conclusione della stagione di campionato del girone C di serie C che ha visto il Grifone Gialloverde conquistare la salvezza con un’epica vittoria ottenuta per 5-4 nella partita dei playout contro il Coscarello, le emozioni vissute in questa stagione e i retroscena di quest’ultima partita sono raccontati alla nostra redazione da Lorenzo Mariani, preparatore atletico del Grifone Gialloverde.
Signor Mariani, nei playout il Grifone Gialloverde partiva come squadra nettamente favorita e ha confermato i pronostici, ma con una vittoria sofferta. Un commento sulla partita contro il Coscarello: cosa è mancato all’inizio e cosa vi ha poi fatto ritrovare lo spirito giusto per riprendere in mano la partita e portare a casa il risultato?
“Durante il playout è come se avessimo giocato contro noi stesse, rischiando di buttare all’aria il lavoro di una stagione intera. Quella partita la avevamo già segnata sul calendario da diverse settimane, soprattutto dopo aver perso lo scontro diretto con l’Independent in casa per 1-3, ed eravamo consapevoli di dover affrontare lo spareggio di Giugno. Abbiamo una squadra composta per la maggior parte da giovanissime, forse la più giovane del campionato, che nonostante l’enorme crescita maturata durante la stagione, è spesso mancata soprattutto negli scontri diretti, probabilmente a causa di una tenuta mentale che ancora bisogna consolidare, e credo che tutto ciò si sia manifestato nel playout. Ma allo stesso tempo, la spensieratezza e la vivacità di un gruppo così giovane, le correzioni che un mister esperto come Alessandro Gagliardi ha apportato durante la gara, la buona tenuta atletica che grazie al loro impegno durante gli allenamenti sono riuscite a protrarre fino all’ultimo secondo della stagione, hanno fatto si che le ragazze gettassero il cuore oltre l’ostacolo, riuscendoci a regalare non solo la salvezza, ma una delle partite più assurde ed emozionanti che abbia mai visto a tutti i livelli: all’88’ eravamo sotto 1-3, eravamo in Eccellenza, ma al 94’ abbiamo portato la partita sul pareggio, guadagnandoci la possibilità di giocarci il supplementare. La cosa più incredibile doveva ancora accadere però, un’espulsione rimediata al 2’ del primo tempo supplementare, ci ha costrette a giocarlo in 10 per tutta la durata dello stesso, ma invece di subire, dominiamo e abbiamo almeno 3 occasioni clamorose per andare in vantaggio, fino al 118’, quando il Coscarello trova la rete del 3-4 e sembrava condannarci alla retrocessione. Dopodiché, succede quello che probabilmente nessuno si augurava più: l’ennesima epica rimonta della giornata, con il pareggio al 120’ e il sorpasso al 121’… incredibile!”
Che aria si respira ora negli spogliatoi, qual è l’umore delle ragazze?
“L’entusiasmo nell’ambiente è alle stelle, e l’umore dello spogliatoio non è da meno. Le ragazze sapevano di meritarsi la salvezza per la stagione fatta, ma il modo in cui è arrivata ha alimentato ancor di più la gioia per aver raggiunto questo obiettivo, abbiamo festeggiato anche i giorni successivi. Tuttavia sono e siamo consapevoli del grandissimo rischio che abbiamo corso, ed è il punto di partenza per porre le basi in vista della prossima stagione in Serie C.“
E’ giunto il momento di trarre un bilancio di quanto fatto quest’anno: senza dubbio la conferma in Serie C è un ottimo traguardo, cosa invece secondo Lei è mancato di più alla squadra o avrebbe cambiato?
“Il bilancio della stagione, a mio modo di vedere, è estremamente positivo, ma è una considerazione che va al di la della salvezza raggiunta: siamo partiti in forte ritardo con la preparazione pre-campionato perché a Settembre avremmo dovuto partecipare all’Eccellenza, poi grazie all’impegno della società abbiamo ottenuto il ripescaggio in C, e abbiamo cominciato il campionato con solo 4 settimane di allenamenti; la nostra fortuna è stata l’unione d’intenti, con le calciatrici, società e staff abbiamo remato tutti in un’unica direzione consapevoli dell’impegno, del sacrificio e della sfida che avremmo dovuto affrontare, e credo che questa sinergia ci abbia permesso non solo di raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati, ma soprattutto di far crescere questo gruppo sotto tutti i punti di vista, rendendo le nostre giovani punte di diamanti delle calciatrici di Serie C e mettendo le più grandi nelle condizioni di esprimere il meglio. Quello che ci è mancato credo sia soprattutto un pizzico di esperienza e cattiveria agonistica in più negli scontri diretti con le squadre impegnate nella lotta per la salvezza diretta, in quanto non inferiori a noi tecnicamente ma con più abitudine a giocare un certo tipo di partite. Per quanto riguarda le cose che cambierei, ho fatto una valutazione del mio personale lavoro durante la stagione, e sicuramente aggiusterei più di un aspetto, ma sono anche consapevole di essere un preparatore atletico molto giovane che deve ancora migliorare e fare moltissima esperienza, di conseguenza analizzare ciò che è stato fatto e riconoscere gli errori umilmente, mi aiuta tanto nella crescita, nonostante pretenda molto da me stesso e sbagliare o lavorare male mi dia parecchio fastidio, ma credo sia anche normale quando si è agli inizi”.
Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere nella prossima stagione?
“Essendo ancora inebriati da ciò che è successo, non abbiamo ancora posto gli obiettivi per la prossima stagione. A parte gli scherzi, con le ragazze ci stiamo ancora allenando, la società ha preso una serie di amichevoli di lusso per questa fase e noi vogliamo affrontarle al meglio per lavorare già da subito sull’aspetto mentale, cosa che sappiamo essere in cima alla piramide dei bisogni per il nostro gruppo. La società, però, è già al lavoro per puntellare la rosa e per programmare la prossima stagione, e anche io lo sono nel mio piccolo, per quanto riguarda l’impostazione della prossima preparazione estiva; nella mia testa c’è l’obiettivo di migliorare la classifica di quest’anno perché credo assolutamente che saremo in grado di farlo, ma a differenza dell’anno scorso avremo più tempo per prepararci, quindi chissà…
Quale sarà il ricordo più bello di questa stagione?
“Ovviamente lo spareggio con il Coscarello è una partita che ricorderò per tutta la vita visto cosa è successo (non credevo nemmeno potesse accadere qualcosa del genere), ricordo di aver controllato il cronometro al minuto 88:35 sul risultato di 1 a 3, e ho pensato: “o adesso o mai più”, poi ho controllato di nuovo al minuto 120:45, e sappiamo tutti come è andata a finire… Sarebbe comunque troppo facile indicare quel momento come il più bello, quindi dico la partita con la Vis Mediterranea, da quando faccio il preparatore atletico non ho mai visto una mia squadra giocare con quel ritmo, intensità e tecnica come accadde quella domenica, e anche lì, riuscimmo a rimontare lo svantaggio iniziale e vincere 3-1: credo che quella fu la partita della svolta”.