Dopo la prima giornata di Supercoppa Italiana che ha visto nella prima gara vincere il Milan contro la Roma per 2 a 1 e nella seconda la Juventus passare ai rigori dopo l’1-1 sul campo contro il Sassuolo, abbiamo intervistato Mister Michele Ardito per commentare le gare che si sono svolte e gettare anche un occhio tecnico sulla finale fra Juventus e Milan che si disputerà il 9 Gennaio alle ore 14 e 30. Mister Michele Ardito è un amico di Calcio Femminile Italiano ed è un quotatissimo allenatore nel panorama del calcio femminile italiano.
Mister Ardito analizziamo la prima partita, ovvero Milan vs Roma, come l’ha vista? “La vittoria del Milan con la Roma ha sorpreso un po’ tutti, perché dopo la cessione di Boquete alla Fiorentina e le tante voci che circolano su una possibile ed eventuale cessione del bomber Giacinti, poteva restituirci un Milan parecchio destabilizzato, invece le ragazze di Mister Ganz sono entrate in campo con la testa giusta, volenterose di riscatto, e in campo infatti si è vista una squadra tosta e determinata, che ha pensato esclusivamente alla partita, contro una Roma che non ha sfigurato specie nel secondo tempo, ma purtroppo andando subito in svantaggio nel primo tempo, la squadra si è persa un po’ per strada. C’è da considerare anche che il Milan schierava per la prima volta anche i suoi due nuovi acquisti, Guagni il cui valore lo conosciamo tutti e Piemonte che in questo momento era il meglio che si potesse trovare per l’attacco, mentre la Roma, prima con Bavagnoli e ora con Spugna, ha perso una grande occasione, perché ormai in campionato vedo una Juventus che probabilmente sarà imbattibile anche quest’anno e, finendo fuori cosi fuori dalla Supercoppa, si ritrova come unico obiettivo il ripetersi in Coppa Italia e cercare di arrivare seconda in campionato se vuole ritagliarsi un posto in Europa”.
La seconda partita ha visto la Juventus vincere solo ai rigori sul Sassuolo, la sua analisi? “Il Sassuolo ha reso meno bella la Juventus, la Juve vince sempre e non è facile rimanere sempre sul pezzo, spesso conoscendo le avversarie e avendole già battute svariate volte non è facile sempre tenere alti gli stimoli, può uscire anche una partita giocata con sufficienza, sonnecchiando un pochino, anche perché le ragazze di Montemurro sanno che, prima poi, trovano sempre il guizzo giusto per vincere la partita, nel complesso meritava di vincere il Sassuolo, a cui va un grande applauso. Questa squadra, infatti, mi piace molto, al di là dell’amicizia che mi lega con Mister Piovani, perché sposa il mio modo di giocare con velocità, aggressione e qualità. Cade nella quantità della rosa troppo corta, ieri i cambi sono stati decisivi”.
Un occhio alla finalissima fra Juventus e Milan, quale giocatrice secondo lei dovremmo tenere d’occhio da una parte e dall’altra? “Per la Juventus la solita Caruso, poi Pedersen, ed infine la solita Girelli che, magari, spesso può sembrare che sia estranea dal gioco, ma appena ha un pallone buono fra i piedi è una vera arma da fuoco e non sbaglia mai sotto porta. Per il Milan assolutamente nel mirino metterei Guani, Bergamaschi, e la rinata Thomas”.
Chi potrebbe invece fare davvero la differenza? “Nel Milan se giocasse Giacinti, visto che ha grossa personalità, se invece rimarrà ferma per questo ennesimo infortunio (infiammazione del tendine), che l’ha spesso colpita in questa ultima fase del campionato, e non solo, era assente anche in Coppa Italia e nella prima gara di Supercoppa, il peso dell’attacco sarà tutto su Thomas che, finalmente, sembra aver preso quota, perché senza la Giacinti ha giocato come ci aveva abituato a Roma, ovvero con tanta grinta e personalità e, soprattutto, ha sfruttato sempre il suo sprint. Poi ovviamente da valutare le condizioni di Bergamaschi, che assieme ad Adami sono state le rivelazioni del Milan di questa prima parte di stagione, sempre in campo e sempre decisive per il gioco delle rossonere. Sponda Juventus si fa fatica, i soliti nome che mi vengono subito da dire sono sempre gli stessi, ovvero Girelli e Bonansea, anche se io da sempre sono un grande fan di Caruso, secondo me è una pedina fondamentale nello scacchiere bianconero, magari è una giocatrice meno attenzionata dai media ma in campo il suo valore specifico, secondo il mio punto di vista, ha fatto tanto per le fortune del club bianconero in questi anni, dove praticamente la Juventus ha vinto praticamente tutto in Italia e ora con Montemurro ha raggiunto anche una storica qualificazione in Champions”.
Cosa l’ha colpita in positivo di queste due gare di Supercoppa? “La bella striscia di pubblico, che di questi tempi dove il virus ha rialzato la testa non sono una cosa da poca, un segnale in più che il movimento femminile sta sempre più piacendo agli italiani”.
Il suo personale pronostico su questa finale? “Lo stesso che vedo poi per il finale di campionato, ovvero la vittoria della Juventus che, sia a livello tecnico e tattico in campo e dai possibili cambi in panchina, mi sembra superiore al Milan, che comunque se scenderà con la giusta grinta in campo come con quella con la quale ha affrontato la Roma, ci potrà davvero fare assistere ad una bella partita, poi si sa il pallone è rotondo e tutto può accadere, ma ai punti vedo la Juventus vincente al 60%”.
La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Mister Michele Ardito per averci concesso questa intervista.