Da Responsabile della Vis Pesaro Femminile, Alberto Cavoli sta lavorando per portare questa squadra dove merita. Una grande realtà del territorio marchigiano che sta vedendo una crescita esponenziale, ottenendo ottimi risultati nei primi impegni di Coppa Italia. Dopo un anno difficile a causa del covid, le ragazze pesaresi hanno fatto leva sul gruppo per tornare a sognare la Serie C. “Se volessimo dare un titolo alla storia sarebbe: covid 1 Vis Pesaro 2. Nonostante le difficoltà, non ci siamo fermati“.
Come hai iniziato ad occuparti di calcio femminile?
“Ho iniziato nel 2017, erano anni che volevo farlo. Feci il vice alla Jesina e fu un anno molto bello. Poi la Vis mi cercò ed entrai qui come team manager. Alla fine di quell’anno il responsabile del settore femminile di allora lasciò e presi in mano il tutto, con l’intento di rendere questa squadra il centro focale del movimento femminile. Ci eravamo quasi riusciti come prima squadra, poi il covid rovinò i piani. Lo stop del campionato ci penalizzò: nonostante fossimo primi, con una gara in meno non riuscimmo a salire in Serie C.
Come è finito poi lo scorso anno? Siete riusciti a partire con l’attività sportiva?
“Il covid ci aveva sconfitto ma noi abbiamo preso la rivincita. L’anno scorso abbiamo fatto il campionato di Eccellenza in Veneto. Abbiamo giocato tutte le partite in trasferta, perché il nostro campo di casa era a Rovigo, è stato difficile anche se ho un ricordo bellissimo di quel periodo. Un disastro dal punto di vista dei risultati, ma un enorme successo in termini di gruppo, che ha dimostrato lì di avere una grande forza. La sofferenza ci ha permesso di fare ancora più squadra“.
La stagione, quest’anno, è invece iniziata alla grande. Come sta andando?
“Siamo partiti con il botto. Stiamo facendo la Coppa Italia, abbiamo vinto e giocato bene e questo ci fa onore. L’atteggiamento e il gioco ci sono, siamo fiduciosi di proseguire questo cammino. Nel girone delle Marche siamo in 5 squadre, abbiamo fatto tutta l’andata e due di ritorno perdendone solo una. Siamo molto soddisfatti”.
Il gruppo è composto da ragazze di tutte le età. C’è intesa tra loro?
“Il gruppo è ben assortito. La più giovane è Chiara Lisotta, portiere classe 2004, mentre la più esperta è Elisa Marcucci che è anche mamma. All’ultima partita c’era anche suo figlio a vedere la partita, è stato bellissimo. Il team è molto eterogeneo ma si conosce, gioca insieme da 4 anni, sono stati pochi gli innesti. Negli anni abbiamo preferito rafforzare la squadra soprattutto come gruppo. Abbiamo anche fatto un connubio con l’Università di Urbino, dove alcune ragazze che fanno Scienze Motorie sono state coinvolte in squadra e si sono allenate con noi”.
La squadra come ha vissuto il cambio allenatore?
“Vladimiro Cenerilli era già il vice dell’anno scorso, un maresciallo di Polizia, una persona corretta e quadrata che si intende di calcio. C’è fiducia reciproca con le ragazze e i risultati si sono visti subito”.
Quali sono i vostri obiettivi quest’anno?
“La Vis Pesaro ha un’intelaiatura ben consolidata perché è figlia della Lego Pro maschile. La fortuna di operare in questa società è quella di avere alle spalle una struttura organizzata dove anche il femminile si sta facendo valere. L’obiettivo è quello di fare il salto di categoria in Serie C. Le ragazze sono più di 100 tra prima squadra, calcio a 5 e tutto il settore giovanile dove siamo affiliati con il San Marino Calcio. Ad esempio, l’Under 17 della San Marino Academy è composta da metà delle nostre e metà delle loro ragazze. Avere una squadra che gioca in Serie B e una Federazione forte alle spalle, permette alle nostre ragazze di valorizzarsi e credere in un futuro nel calcio. Una nostra calciatrice, Michela Mariotti, classe 2008, gioca con i maschietti ed è stata adocchiata da Roma e Juventus, sfonderà sicuramente. Siamo anche molto orgogliosi del nostro progetto nelle scuole, due anni fa vincemmo il primo premio nazionale su un contest promosso dalla Lega Pro. La nostra è una realtà che cresce”.
Credit Photo: Facebook Alberto Cavoli