Sognare insieme sarà ancora più bello, questo è il motto utilizzato dalla Juventus Women’s per definire questa serata all’ “Allianz Stadium” con i suoi tifosi.
Lo spettacolo in campo, infatti, è stato accompagnato da quello sugli spalti ed il colpo d’occhio che si presentato è stato sicuramente unico.
L’ingresso “gratuito” deciso dalla società bianco-nera ha trovato terreno fertile fra i tifosi : oltre 16 mila tifosi per assistere al match di Women’s Champions League tra Juventus ed il Chelsea, stando alla metà dei posti disponibili come da protocollo anti Covid in vigore. Con lo stadio “pieno” è certamente un grande messaggio per questo movimento che merita un pubblico di tali volumi ed è con queste emozioni, in questa serata, che hanno saputo regalare emozioni uniche.
Le Blues di Emma Hayes, dopo aver pareggiato la prima gara del girone con il Wolfsburg, cercano il riscatto a Torino; mentre per Joe Montemurro è la serata della riconferma, dopo l’esordio positivo: contro il Servette, in Svizzera.
Per la Juventus il suo tecnico presenta il solito modulo 4-3-3, mentre il Chelsea detentore del titolo, scende in campo con il 3-4-3 cercando nel centro campo il blocco per le azioni in velocità delle campionesse d’Italia, ed alzando il baricentro per mettere pressione fin da subito all’incontro.
“È cambiato tantissimo”, avrebbe ammesso Sara Gama, vice presidente dell’Asso-Calciatori nella conferenza stampa del pre-partita, e in prima linea sul piano politico per giungere al professionismo in Italia, “Stiamo facendo una crescita esponenziale”. E la gara di alto livello, che si è vista questa sera, hanno evidenziato queste parole del capitano bianco-nero.
Incontro molto ritmico e dinamico con cambi di fronte in velocità. Il Chelsea con Pernille Harder cerca sulla fascia di penetrare da sinistra ma Lisa Boattin, e brava, chiude ogni spazio.
Al 18’ Bonansea sfiora la traversa, con un tiro di testa al volo, poco dopo è Mille Bright sul alto opposto a provare il tiro dalla distanza, ma Peyraud blocca senza paura.
Alla mezz’ora Erin Cuthbert sfugge alla difesa Juventina e mette a segno il suo secondo gol, in due incontri di Champions, per il vantaggio ospite.
La fisicità e la pressione sul giocatore delle ragazze Inglesi è evidente, ogni marcatura porta al contatto fisico, e il loro calcio si presenta molto aggressivo e duro.
Al 36’ su cross dal centro campo di Boattin, aggancia al volo Barbara Bonansea che equilibra la gara per il pareggio della Juve.
Primo tempo che si chiude con il giusto risultato di parità: 1 a 1.
Ripresa che vede la Juve operare un ottimo giro palla, con passaggi precisi, atto a studiare l’avversario ed a smorzare il ritmo del gioco, fin troppo arrembante delle Blues.
Valentina Cernoia, su punizione da fuori area, sfiora il palo alla destra di Ann Berger ma poco dopo su di una palla che sembra fuori linea, le ragazze di Joe lasciano correre, ed è Pernille Harder a crederci ed a insaccare per il vantaggio del Chelsea.
La Juve effettua un doppio cambio: fuori Bonasea per Bonfantini e Salvai per Lenzini per cercare di riprendere la gara, ma è ancora la Harder a cogliere un “palo pieno” dopo il miracolo di Pauline Peyraud.
Le padrone di casa non mollano e provano al tiro con Cernoia, nulla di fatto la sfera esce di un soffio, entrano in campo anche Staskova e Caruso (in sostituzione di Girelli e Rosucci) per portare freschezza e fiato, ma il risultato non cambia.
L’incontro termina con la vittoria del Chelsea e con la danese Pernille Harder, la più premiata dall’Uefa come migliore calciatrice, a prendersi i meriti e gli abbracci dalle sue compagne.
Per la Juve nulla è perso, occorre proseguire il cammino a testa alta e crederci, ci sono ancora gare per recuperare, il divario tecnico e minimo, e questa sera la dimostrato sul campo.
Credit Photo: Andrea Amato