Come si suol dire sempre: il passato, prima o poi, torna sempre a tormentarti in qualche modo. Quel che è sicuro è che Antonio Cincotta si aspettava un ritorno vittorioso al Bozzi di Firenze, invece si è ritrovato circondato da stima e affetto. Perché quando dai il tutto per tutto con una maglia addosso, inevitabilmente qualcosa ti torna indietro. In un Gino Bozzi che finalmente torna festoso grazie al ritorno dei tifosi si sfidano Fiorentina e Sampdoria, due squadre accomunate da un unico scopo: inaugurare un nuovo corso della propria storia. Il presente viola ormai si chiama Patrizia Panico, e spetta lei ora guidare la formazione gigliata nel tentativo di emulare chi l’ha preceduto. A pochi metri da chi vi scrive, siede anche il Presidente gigliato Rocco Commisso, nei suoi ultimi giorni prima di rivolarsene negli Stati Uniti. Ma la compagnia migliore è assicurata dalle giovani ex Primavera gigliate presenti in tribuna per sostenere le loro compagne.
Si parte! La Fiorentina spaventa la Sampdoria che risponde colpo su colpo. Solo una monumentale Katja Schroffenegger impedisce alle blucerchiate di iniziare subito in vantaggio. Ma è altrettanto brava Tampieri a disinnescare un siluro mostruoso della francese Huchet, sparato al volo da rimpallo. Al 14esimo l’estremo difensore ospite atterra Sabatino. È calcio di rigore. Dal dischetto va la stessa numero nove che segna e dedica la rete alla sfortunata Martina Zanoli. Di lei vi abbiamo parlato nello scorso viste da vicino, descrivendo le lacrime e le urla di disperazione. Da qui parte la sua ribalta per il rientro. Per la cronaca, nella giornata di venerdì scorso è stata posta sotto intervento per la ricostruzione del legamento crociato destro. Tornando alla cronaca, i festeggiamenti si esauriscono quando Bianca Fallico trova la prima gioia nella massima serie. Passano altri venti minuti e arriva la beffa per le gigliate. Schroffenegger disinnesca un missile della Martinez mandando in angolo. Dal corner la più lesta di tutte è la Pisani che batte la numero uno altoatesina per il vantaggio ospite. Sembra il preludio alla fine dei primi 45 minuti in svantaggio, ma Federica Cafferata non la vede così. Durante una sortita offensiva, l’ex Napoli trova un cross velenosissimo sul quale Spinelli e Tampieri combinano un vero e proprio pasticcio. Al duplice fischio è 2-2.
Durante l’intervallo immaginiamo che si saranno fatte sentire sia la coach Patrizia Panico sia le senatrici del gruppo viola. Nella ripresa Cincotta ridisegna il suo centrocampo in vista di una ripresa più aggressiva delle padrone di casa. Ci ha visto giusto! Perché la Fiorentina ha cambiato completamente pelle. Ora è battagliera, decisa, spavalda; è un’altra squadra. Serie di cambi da ambo le parti, tardivi come sempre quelli della coach viola, e arriva, a dieci minuti dal triplice fischio, il punto del 3-2. A far crollare il muro disegnato dal tecnico blucerchiato è Sarah Huchet con un pregevole sinistro al volo che si infila alle spalle di una immobile Tampieri. La Samp prova a reagire ma nel recupero segna Michela Catena rientrata da poco in campo a seguito del grave infortunio patito lo scorso anno contro la Pink Bari. Il 4-2 consegna alle viola tre punti importantissimi e una crescita sia di morale sia di mentalità, come sottolineato anche nelle dichiarazioni post partita dell”allenatrice di casa.
Nel terzo tempo, abbracci e strette di mano per l’ex allenatore Cincotta, con tanto di qualche dono da parte di chi ha apprezzato le sue gesta in passato ed è rimasto impresso dalla sua umanità e gentilezza. Foto e strette di mano con le calciatrici che tornano eroiche agli occhi dei propri tifosi che finalmente hanno potute riabbracciarle in quello stadio che ha regalato loro gioie ed emozioni a non finire. Che sia l’inizio di una nuova era per la Fiorentina Femminile non ci è ancora dato saperlo. Quel che è certo è che quel “dodicesimo uomo” ora non mancherà più, e saprà come farsi sentire nei momenti di difficoltà. E sappiamo bene che ce ne sono stati moltissimi in passato e tanti altri ce ne saranno in futuro.