La svolta segna un ulteriore passo sul fronte dei diritti delle donne: il nuovo campionato sarà lanciato nei prossimi anni coinvolgendo un migliaio di giocatrici
La Federcalcio dell’ Arabia Saudita (Saff) ha annunciato che istituirà la sua prima lega ufficiale di calcio femminile in occasione di un evento di presentazione dei progetti di sviluppo dello sport nel Paese.
Arab News, il sito informativo locale, ha dato grande rilievo alla novità, come peraltro accade per tutte le “aperture” sociali che stanno segnando il governo del principe della Corona Mohammed Bin Salman, sovrano de facto dell’Arabia Saudita.
Il presidente della federazione ha anche discusso della missione per aumentare la partecipazione alla nuova nazionale femminile saudita fino al 2025. Negli ultimi due anni, la federazione ha istituito un Dipartimento di calcio femminile e la tedesca Monica Staab è stata nominata responsabile della squadra nazionale femminile.
«Abbiamo molti obiettivi ambiziosi nei prossimi anni per promuovere il calcio femminile attraverso il lancio della prima edizione del campionato, le cui giocatrici formeranno la prima squadra nazionale femminile», ha dichiarato il presidente della Federcalcio, Yasser Bin Hassan al-Misehal. La prima lega calcistica femminile saudita sarà lanciata nei prossimi anni, con l’obiettivo di interessare un bacino di almeno mille giocatrici. Negli ultimi due anni, la federazione ha istituito un Dipartimento di calcio femminile e l’allenatrice tedesca Monica Staab è stata nominata responsabile della squadra nazionale, che parteciperà al sesto torneo del Golfo.
Ulteriore passo a conferma della direzione intrapresa dalle autorità di Riad nel riconoscimento dei diritti delle suddite dopo le due tappe particolarmente significative per le donne del Regno: il permesso di registrarsi e recarsi in pellegrinaggio (l’Hajj, quello obbligatorio per ogni musulmano in grado di affrontarlo fisicamente ed economicamente) e nei luoghi santi dell’islam senza un “mahram” ( cioè un tutore uomo) e quello di decidere di vivere da sole sempre senza l’assenso di un guardiano (il padre, un fratello, un tutore incaricato dalla famiglia).
Dal 2019 le donne possono richiedere ed ottenere il passaporto per recarsi all’estero autonomamente. Intanto, nuove professioni tradizionalmente precluse alle donne aprono le loro porte, come quelle di vigilanza e controllo dei visitatori ammessi alla Mecca durante la festa dell’Eid el-Adha.
Speriamo che questa ulteriore apertura, per il mondo del calcio femminile, sia l’inizio di una vera è propria svolta alle donne e a tutto lo sport.