L’Accademia Calcio Vittuone è una società calcistica nata nel 1948 a Vittuone, in provincia di Milano. Il club possiede tutt’ora una squadra maschile che farà parte del Girone F di Promozione, ma ha anche una formazione femminile che parteciperà al campionato lombardo di Eccellenza.
La Redazione ha quindi raggiunto coi nostri microfoni il Direttore Sportivo biancoverde Stefano Dubini, che ci spiegherà nel dettaglio il progetto Vittuone in rosa.
Stefano cos’è per lei l’Accademia Calcio Vittuone?
«L’Accademia Calcio Vittuone è la realtà che ha accolto dopo che Bareggio ha chiuso. Questo per noi è il terzo anno e oggi abbiamo sei squadre femminili. Per me questo club è casa».
Come si è avvicinata la società al mondo femminile del calcio?
«La posizione della società nel femminile è molto importante, perché abbiamo due vicepresidenti che lavorano direttamente nel settore femminile, che sono, oltre a me, Fabio Mondani e Arnaldo Ferrari. Ma la società ha sempre unito queste due realtà anche durante le gare della domenica, quando la squadra maschile e femminile giocano nello stesso giorno e nello stesso stadio».
Che risultati avete ottenuto in questi due anni?
«I risultati della Prima Squadra sono stati un’incognita, perché al primo anno eravamo nelle prime posizioni, il secondo anno non si è giocato. Però siamo partite con una Prima Squadra e ora contiamo anche alcune squadre giovanili».
Come sarà la Prima Squadra Femminile 2021/22?
«Abbiamo una squadra per competere nel campionato e in Coppa, con un nucleo presente da due anni al quale si sono aggiunte otto giocatrici nuove, tra ragazze esterne e altre provenienti dalla Juniores. Molte di loro hanno fatto esperienza in categorie superiori».
Che obiettivi vi siete posti quest’anno?
«Vogliamo raggiungere nella maniera rapida possibile la Serie C, che sia vincendo il campionato di Eccellenza o di approdare alle fasi nazionali di Coppa».
Che impressioni ha sul girone lombardo di Eccellenza?
«Non ho molta conoscenza di alcune realtà che sono giunte da poco, ma la salita in C del Pavia ha abbassato un pochino il livello del girone, ma allo stesso tempo l’ha reso equilibrato. Ci sono molte squadre di buon livello, come il Minerva, la Polisportiva Monterosso, che è sempre molto ostica da affrontare, 3Team e Lumezzane che si sono rinforzate molto».
A livello giovanile come vi state comportando?
«Il nostro obiettivo è quello di completare la filiera del Settore Giovanile Femminile, perché vorremmo avere tutte le squadre che possano essere qualitative. Il nostro progetto conta di diventare in due anni un punto di riferimento appena sotto le realtà professionistiche come Inter e Milan».
Quali sono le prospettive per il calcio femminile lombardo?
«Le prospettive sono buone e cattive: buone perché i numeri vengono mantenuti, quindici squadre in Eccellenza e ventisei in Promozione, e l’interesse nel femminile è forte, la cattiva è che c’è il cambio repentino delle denominazioni delle società, perché rende meno continuativo il percorso. Ho avuto esperienze in altre regioni, e credo che in Lombardia ci sia molta competitività e farlo crescere sarebbe importante».
Cosa ci sarà nel futuro dell’Accademia Vittuone Femminile?
«A quello che ho proposto alle ragazze che sono cresciute con noi e che hanno fatto palcoscenici nazionali di portare il Vittuone nel campionato che merita, sia per loro che per le ragazze che fanno parte del nostro Settore Giovanile».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Accademia Calcio Vittuone e Stefano Dubini per la disponibilità.
Photo Credit: Stefano Dubini