Il Sora è stata una delle società a ripartire nell’ultimo torneo di Eccellenza laziale. La società bianconera, cara al patron Giulio Abbate, è stata allenata da Simone Persichini e capitanata in campo da Serena Cicchini. Nell’organico della squadra della provincia di Frosinone da 2 anni è presente la classe 2002 Emanuela Picano, difensore centrale originario di Cassino che abbiamo raggiunto per qualche battuta sull’ultima annata delle bianconere.
Emanuela come è andato lo scorso campionato per voi?
“Non male direi. Le sconfitte che abbiamo subito ci hanno rese più determinate. Anche il Covid, che nonostante ci abbia causato complicazioni, non ha fatto altro che aumentare la nostra voglia di giocare”.
In estate eravate ai nastri di partenza del torneo, come eravate arrivate alle soglie dell’esordio in campionato?
“Penso che non ci eravamo mai sentite così pronte. La sensazione era simile a quella di quando ordini il tuo piatto preferito al tuo ristorante preferito e non fai altro che aspettare che arrivi e nel frattempo lo assapori con il pensiero”.
Poi il nuovo stop e la nuova apertura in primavera. Come è stato rifermarsi e quando avete saputo di poter rientrare in campo?
“Fermarsi è stata una pugnalata allo stomaco. Rientrare in campo è stata un’emozione unica, io e tutte le mie compagne eravamo piene di adrenalina anche perché non aspettavamo altro”.
Quali erano gli obiettivi della squadra per il campionato e quali i tuoi?
“Creare gruppo, che per me è la cosa fondamentale, mettere qualche mattone in più rispetto al primo anno, crescere sia tatticamente, tecnicamente che mentalmente”.
Come è andata poi per voi la stagione?
“Siamo partite fra mille difficoltà, tra ragazze che avevano contratto il Covid e quelle alle prime armi. Come una squadra abbiamo affrontato il tutto insieme, crescendo e creando una base importante per la prossima stagione”.
Come hai trovato il livello del vostro girone?
“Girone impressionante, per noi molto stimolante datosi che le altre squadre erano più forti di noi. Abbiamo imparato da loro per questo ritengo importante confrontarsi con gruppi più “forti”. Adesso sappiamo cosa serve per arrivare al loro livello”.
Che ricordi porterai di questa stagione?
“I ricordi positivi sono sicuramente molti, dalla felicità di tornare a giocare a quello di condividere tanti momenti con il gruppo. Tra i negativi, purtroppo, il calcio in faccia ricevuto a Nettuno, esperienza unica”.
La prossima stagione rimarrai con questa maglia? Ripartirete insieme dal campionato d’Eccellenza?
“Certo, non mi sono mai sentita così a mio agio in una squadra. Ripartiamo insieme, come abbiamo sempre fatto”.