Nell’ultimo torneo di Serie C il Sant’Egidio, presieduto da Alba Albanese, ha mantenuto la permanenza nella categoria all’interno del girone D. Sedici i punti conquistati per il team guidato dal tecnico Valentina De Risi, che con un gruppo molto giovane si è guadagnato la salvezza nella terza serie nazionale. Abbiamo raggiunto Alba Albanese, massimo dirigente dell’undici gialloblù capitanato da Giulia Olivieri, per qualche battuta sull’annata da poco archiviata. Queste le dichiarazioni dello stesso presidente della squadra che gioca le sue partite allo stadio “A.Spirito”.
Alba Albanese siete arrivati ai nastri di questa stagione dopo il terzo posto del passato campionato. Quanto è stato difficile ripartire dopo un lungo stop?
“E’ stato un anno molto complicato, i continui stop hanno reso tutto molto più difficile, soprattutto perché non abbiamo potuto dare mai continuità all’intero gruppo. La nostra rosa è stata molto cambiata, in particolare, è stata molto ringiovanita. Hanno fatto parte, in maniera stabile e raccogliendo molti minuti, tanti giovanissime nate tra il 2003 e 2006″.
Quali erano gli obiettivi del Sant’Egidio in questa stagione? Quanto è stato difficile affrontare un campionato con le tante restrizioni?
“L’obiettivo era uno: la salvezza. E l’abbiamo centrato nonostante quello che, erroneamente si diceva. Anche se fossero state due retrocessioni a girone, noi saremmo state salve anche perché il calcolo era semplice: si salvavano 10 squadre a girone e noi, da tempo, avevamo la matematica certezza di essere almeno decime. E’ stato difficile l’ultimo anno, ma lo è stato per tutti. In un certo senso siamo state fortunate, in un momento storico così particolare, a poter continuare la nostra normalità sportiva, anche se tra mille restrizioni”.
Che campionato è stato per voi? Tre successi e sette pareggi quali gare hanno dato maggiori soddisfazioni in questo torneo?
“Non ci nascondiamo. E’ stato un campionato molto difficile e speravamo di fare qualcosina in più considerando anche il distacco minimo dalle nostre avversarie che ci precedevano in classifica. Ma non ci siamo riuscite e sappiamo il perché. Nonostante tutto, abbiamo disputato anche partite importanti, penso al pareggio con il Lecce, e partite in cui meritavamo maggior fortuna, ad esempio la partita con il Trani”.
Presidentessa Alba Albanese la vostra società punta moltissimo sulle giovani vero? Quanto è importante in tal senso il lavoro del tecnico De Risi e di Giulia Olivieri?
“La nostra società punta tutto sulle giovani. E il lavoro di questi anni l’ha dimostrato. Sappiamo che la nostra unica strada percorribile è il settore giovanile da cui attingere anche per la prima squadra. Il lavoro delle nostre allenatrici mi soddisfa e non potrebbe essere altrimenti. Molti dei risultati raggiunti in questi anni è merito loro e chi ha gioito di più delle varie convocazioni sono state proprio mister De Risi e mister Olivieri che credono moltissimo nelle nostre ragazze”.
Soddisfatti della salvezza? Al termine del campionato è arrivata l’ufficialità di una sola retrocessione in Eccellenza. Come avete accolto la notizia?
“Si, siamo soddisfatte. Molto. Mancava l’ufficialità ma eravamo certe di essere salve. Ho saputo, purtroppo, di società che contattavano, con il campionato ancora in corso, le mie ragazze dicendo che orami eravamo retrocesse. Per il semplice gusto di farlo. Questa cosa non l’ho gradita molto anche perché, credo, che ognuno dovrebbe curare il proprio orticello. Ma noi siamo abituate. Negli anni, nonostante le tre partecipazioni ai campionati nazionali, c’è sempre chi pensa che il Sant’Egidio sia in bilico, ma ricordo che, dopo Napoli e Pomigliano, a cui vanno i nostri complimenti e la nostra ammirazione, siamo la società più importante della Campania. Lo dicono i fatti”.
Cosa le rimarrà di questa annata? Che ricordi porterà con lei?
“Sembrerà strano, lo so! Ma questa che è stata la stagione più difficile in termini di risultati, è stata anche la più bella in termini di emozioni. Le ragazze hanno creato un gruppo unito che ha saputo restare coeso nonostante le difficoltà. Le ringrazio di questo”.
Nella prossima stagione quali saranno gli obiettivi del Sant’Egidio?
“La prossima sarà una stagione molto entusiasmante. E noi cercheremo, come sempre di mantenere la categoria perché sappiamo che sarà ogni anno più difficile. Noi siamo la società che rappresenta il paese più piccolo tra i campionati nazionali. Siamo Davide contro Golia, ma questo non ci spaventa. Parteciperemo con l’orgoglio di chi sa che, comunque vada, sarà stato fantastico esserci”.
Il prossimo anno ci saranno tre gironi in Serie C. Favorevole al cambiamento di format?
“Per noi, logisticamente, sarebbe stato meglio continuare con i quattro gironi. Ma il cambiamento era necessario per rendere più competitivi i campionati e preparare le società vincitrici ad entrare nel mondo dei grandi . Il calcio femminile ha intrapreso una strada di sviluppo inarrestabile che, sarà sempre più difficile da sostenere per le piccole realtà non imparentate con il maschile. Ma proprio per questo, noi siamo ancora più’ orgogliose di quello che siamo riuscite a fare in questi anni”.