Vista la giovane età delle calciatrici della squadra Jesina Calcio Femminile, sono molte (se non tutte) le ragazze a dover conciliare la scuola e lo sport. Egle Mosca, attaccante della squadra, ha deciso di rendere il calcio femminile il protagonista della tanto attesa tesina di terza media. Ha condotto un viaggio nella storia alla ricerca delle prime donne ad essere scese in campo, affrontando con coraggio i pregiudizi.
Durante la prima guerra mondiale, con gli uomini impegnati al fronte, le donne si ritrovarono a lavorare nelle fabbriche, fu proprio all’interno di una fabbrica inglese, la Dick Kerr, che le lavoratrici si trasformavano durante le pause in giocatrici di calcio. Il successo fu immediato e cominciarono tornei e gare, ma non mancò una forte opposizione da parte di uomini del tempo con idee estremamente bigotte (non del tutto estirpate ancora oggi) che dichiaravano con fervore come il calcio non si addicesse alle donne. Ma le “Signore del Kerr” non si fecero abbattere e con le loro gonne lunghe e pesanti, utilizzate per differenziarsi, continuarono a giocare, diventando così uno dei tanti passi avanti nella dura e faticosa battaglia per la rivendicazione dei diritti femminili.
Ancora oggi, giorno dopo giorno, c’è bisogno di ricordare quanto le giocatrici siano eccezionali e in nessun modo inferiori agli uomini. La passione di una bambina per il calcio viene spesso criticata, a partire dal parco in cui deve dimostrare chissà cosa per poter giocare con i bambini. Ma sono cose che si spera possano sparire al più presto. Per questo portare la propria passione all’interno della scuola è un’azione più importante di quello che possa apparire in un primo momento, dargli significato, affermare e celebrare l’amore verso questo sport che provano le giocatrici di tutte le età.
In questa tesina sono ricordate grandi giocatrici, una tra tutte Wendie Renard, cresciuta in una piccola isola della Francia, alla domanda della maestra “Cosa vuoi fare da grande?” rispose “La calciatrice professionista”. Il supporto fu fornito da sua madre e dalle sue sorelle e passo dopo passo è arrivata a conquistare il suo sogno, ora gioca nella Nazionale Francese. Il suo compito non si esaurisce con l’essere un’ottima atleta ma è anche un’ispirazione per ragazze più piccole di lei, i cui cuori battono all’unisono per la stessa grande passione.
Lo scopo di questa tesina è parlare di quanto questo sport possa essere affascinante, analizzando sia cose più tecniche come le varie diete delle atlete che aneddoti ingarbugliati tra verità e sogno. Portare questo argomento così vasto e sicuramente moderno davanti ad una commissione, non solo da forte dignità al calcio femminile, ma vuole anche far riflettere sulla questione femminile, sottolineando quanti passi ancora vadano fatti per la definitiva e totale emancipazione. E questa tesina è uno di quei passi.
Credit Photo: Alessandro Acqualagna