La Speranza Agrate ha ceduto domenica scorsa il passo al Campomorone Lady per 3-2. La stagione per le rossoverdi è stata comunque positiva, visto che giocheranno nel Girone A di Serie C anche per il prossimo anno. Nel gruppo ci sono molte giocatrici giovani ma di valore, tra cui Virginia Valente, attaccante classe ’99 e da quest’anno gioca in terra brianzola. La Redazione ha raggiunto Virginia ed è intervenuta ai nostri microfoni.
Virginia cos’è per te il calcio?
«Credo che per molte persone che giocano a calcio come me, il pallone vuol dire vita, poi negli anni l’ho vista come una passione».
Perché ti sei innamorata del ruolo di attaccante? A chi ti ispiri?
«Secondo me la cosa più bella del calcio è mettere la palla in rete: io mi sono innamorata da subito di questo ruolo, proprio per vivere l’emozione del gol. M’ispiro a Paulo Dybala e Leo Messi, perché mi rispecchio molto in loro, e Cristiana Girelli perché mi piace molto, rappresenta la perfezione».
Qual è il gol più bello che hai realizzato fino ad ora?
«Era la partita dei playoff di Serie D con le Dreamers e in quella partita ho segnato due gol: il primo fuori area, il secondo quando Miriam Longo mi ha dato l’assist del 2-1».
La tua carriera è legata alle Dreamers e al Fiammamonza: che anni sono stati quelli vissuti con queste due squadre?
«Con le Dreamers le ricordo come una squadra del cuore, perché con loro ho esordito da giovane, le compagne sono state da mamme per me. Sono stati gli anni migliori, perché grazie a loro ho avuto la possibilità di far parte della Rappresentativa. Al Fiammamonza ho avuto la soddisfazione di giocare in Serie B e di far parte di giocatrici che ora sono in A come Michela Cambiaghi e Viola Brambilla. Umanamente sono stata bene in entrambe le squadre».
La scorsa stagione hai giocato al Como e con le lariane, nonostante il Covid-19 si sia messo in mezzo, hai centrato la promozione in Serie B…
«L’anno col Como è stata l’esperienza più bella da quando gioco a calcio. Ero alla Minerva Milano e ho giocato una volta contro il Brescia e Diego Rossi (attualmente Responsabile Scouting delle Leonesse, ndr) si è innamorato di quella gara e mi ha portato a Como. Per me è stato come far parte di una squadra forte come il Barcellona».
Come mai quest’anno hai accettato di giocare con la maglia della Speranza Agrate?
«Negli ultimi anni il calcio non è stato dalla mia parte, purtroppo ho avito dei problemi fisici e avevo pensato di prendermi un periodo di pausa. Pii è arrivato mister Brambilla che mi ha motivato e mi ha dato nuovamente la possibilità di giocare. Conoscevo alcune giocatrici come Rebecca Nuzzo e Alice Castelli».
Nella Speranza Agrate c’è una giocatrice: Rebecca Nuzzo. Questa calciatrice per te è una persona importante sia dentro che fuori dal campo…
«Fiammamonza è stato un anno importante perché quattro anni fa ho conosciuto Rebecca, che è una ragazza fantastica. Sono dell’idea che quando una persona è felice è libera di farlo quello che vuole. Le nostre famiglie ci appoggiano per una cosa bella che si chiama amore. Non abbiamo avuto problemi, ci vogliono bene e sono orgogliosi della coppia che siamo».
Con le brianzole hai raggiunto la salvezza: obiettivo in linea con le tue aspettative?
«Assolutamente, mi aspettavo nella salvezza, perché siamo una squadra che non molla mai».
Domenica col Campomorone Lady è arrivata una sconfitta comunque onorevole…
«Non meritavamo di perdere, perché abbiamo la forza di rimontare sul 2-0, poi il terzo gol ci ha tagliato le gambe».
Le ultime due giornate saranno con Spezia e Pro Sesto: come le affronterete?
«Noi cercheremo di continuare a portare a casa i tre punti».
Qual è stata la squadra del Girone A di Serie C che ti ha sorpreso di più?
«La Pro Sesto non mi ha sorpreso molto, mi sono piaciute il Genoa che ha dei grandi talenti, e il Campomorone che ha una bella squadra. Ma anche il Caprera mi è piaciuto, perché con loro si può giocare finalmente a calcio».
Tu non solo sei una calciatrice, ma possiedi anche una linea di abbigliamento: come ti è nata questa seconda passione?
«Io avevo questo sogno nel cassetto, e nel periodo di marzo ho creato il logo. Io devo tutto a Stefano Verga, perché mi ha dato la possibilità di realizzare le prime 150 magliette. Da lì è partito tutto, perché ora ho un’azienda di moda con al mio fianco tutti i miei colleghi che ti aiutano».
Pensi che il calcio femminile italiano possa ancora crescere?
«Sicuramente: credo che oggi le giovani sono le future calciatrici del domani. Le possibilità che ci sono state ieri oggi sono diverse. Il calcio femminile italiano crescerà tantissimo. Secondo me ora c’è una mentalità da professionista».
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
«Gli obiettivi sono cambiati totalmente: col lavoro e col brand ho preso la decisione di continuare a giocare a calcio, ma ora la prendo con la passione. Sogno di aprire un mio negozio con il mio marchio. Vorrei sposarmi e avere una famiglia con Rebecca».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Speranza Agrate e Virginia Valente per la disponibilità.
Photo Credit: Speranza Agrate