Non è vero che il sesso prima di una gara fa male, lo dice la scienza, ma anche la campionessa Russa: Elvira Todua 35 anni, portiere della nazionale femminile e del CSKA Mosca, che in una recente intervista ha affermato “che le ragazze, a differenza degli uomini, possono fare sesso prima delle partite di calcio. E’ normale che le donne possono farlo mentre per gli uomini so che molti allenatori lo hanno proibito!”.
Un luogo comune molto diffuso nello sport agonistico è quello che gli sportivi prima di una gara devono accuratamente evitare l’attività sessuale. Sfatando questo mito, però, diversi studi scientifici recenti hanno appurato che non sempre un incontro amoroso prima di una gara è deleterio. Al contrario, secondo queste ricerche il beneficio è doppio: il sesso non condiziona negativamente la performance sportiva e d’altro canto lo sport aiuta a migliorare le performance sotto le lenzuola.
Insomma, il sesso pre-gara non penalizza. Fare l’amore la notte prima di un match sportivo non influirebbe sulla qualità delle prestazioni atletiche e la scienza lo attesta.
Fra i tanti vari studi, per esempio questo afferma che in un’indagine condotta dalla California State University, si è cercato di appurare se fare sesso la sera prima di una gara influisse negativamente sulla forza muscolare delle gambe il giorno seguente.
Gli esperti hanno seguito 12 giovani uomini in buona salute, di un’età media di 25 anni, e hanno testato il vigore delle loro gambe un giorno in cui avevano fatto sesso la sera prima, e un altro dopo una notte di astinenza. I risultati non sono cambiati: i volontari non erano e non si sentivamo più deboli dopo i rapporti, insomma, in entrambi i casi le performance sportive non sono peggiorate.
Sul tema della “gravidanza nel calcio femminile” la stessa Todua ha affermato: “I nostri contratti prevedono che il club sia obbligato a pagare anche in caso di maternità. Abbiamo una clausola del genere nei nostri contratti al CSKA, ma non è così ovunque. So che in altri club il contratto viene risolto in caso di gravidanza”.
A Elvira Todua ha mandato un messaggio anche il portiere della Juventus Gigi Buffon ricevendo i ringraziamenti della calciatrice russa.
Appurato dunque che avere rapporti sessuali non peggiora le nostre performance sportive, al contrario, praticare attività fisica regolarmente contribuisce ad avere una vita sessuale appagante. Come leggiamo su saperesalute.it, secondo l’urologo statunitense Drogo K. Montagne, responsabile del Center for Sexual Function alla Cleveland Clinic Foundation, camminare per circa tre chilometri al giorno può tenere al riparo da qualsiasi problema di erezione. Lo studioso ha infatti dimostrato che l’attività fisica protegge dall’impotenza, perché l’esercizio aerobico contrasta la comparsa di disturbi vascolari. Inoltre evita la formazione a livello delle arterie di quelle placche lipidiche che, occludendo parzialmente i vasi, impedirebbero una corretta irrorazione degli organi sessuali maschili.
Per questo stesso motivo i medici consigliano una regolare attività fisica come misura di prevenzione contro le malattie cardiovascolari quali infarto e ictus cerebrale.
Secondo altre indagini poi, come quella condotta in Austria dall’urologo Christian Kratzik, chi consuma almeno 4.000 chilocalorie la settimana veder ridursi i rischi di impotenza dell’83%.
Per tenere alte le performance si stima che basti una nuotata quotidiana di 30/40 minuti o un’ora di aerobica o, ancora, una pedalata: questi gesti migliorano la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e, di conseguenza, l’irrorazione di tutti gli organi e le performance sessuali.
Pertanto un’attività motoria costante e adeguata comporta un aumento nella produzione di testosterone, che incrementa il desiderio sessuale. Da non dimenticare poi l’aumento della dopamina, neurotrasmettitore che stimola la voglia di fare e della serotonina, che migliora il tono dell’umore e innalza i livelli di endorfine, note per aumentare lo stato di rilassamento e il piacere. Infine, fare sport aumenta l’autostima e migliora la percezione del nostro corpo e delle nostre sensazioni, favorendo un approccio più rilassato e consapevole negli incontri.