Una giornata piena di sorprese e cascate di goal non poteva che regalare una formazione all’altezza della situazione. Andiamo a vedere la Top 11 di questa settimana: nessuna riconfermata rispetto alla scorsa.
Modulo: 3-4-3
Portiere
Katja Schroffenegger: Un’ottima prestazione che la conferma come una delle cose da salvare in questa stagione ambigua. Malgrado l’uscita a vuoto sul secondo goal avversario, salva spesso il risultato e la faccia alle sue. Argina egregiamente le numerose offensive nella prima frazione delle giallorosse.
Difensori
Debora Novellino: Quando vede nerazzurro si scatena. Conferma la doppietta dello scorso anno e segna un golazo. Riesce a tenere il ritmo di entrambe le fasi dando filo da torcere alle incursori laterali dell’Inter. Peccato per il risultato, ma la tarantina dà l’ennesima prova del suo talento.
Sofia Meneghini: Il calcio moderno ci ha abituato a costruzione dal basso e passaggio imprescindibile ai centrocampisti. Ma sinceramente parlando a Sofia Meneghini frega poco e tira fuori dal cilindro un lancio millimetrico da 50 metri che manda in rete Elena Nichele. Nella bella stagione per le venete, la classe 2000 è stata una piacevole sorpresa.
Linda Tucceri Cimini: È impressionante il fatto di come riesca ad essere su qualunque pallone in qualsiasi zona del campo. Si immischia nella metà dei goal rossoneri contro il Napoli, vuoi per cross, vuoi per recuperi importanti. Ha completato un percorso di crescita sostanziale che l’ha portata ad affermarsi anche a livello offensivo.
Centrocampiste
Sofia Cantore: Nella terribile giornata per il Florentia, l’unica nota positiva è Sofia Cantore. Sta dimostrando tanto nella massima serie. Si prende spesso la squadra sulle spalle risolvendo molte situazioni intricate. Non ci è riuscita contro l’Empoli, ma rimangono le due reti infilate alle spalle di Capelletti.
Yoreli Rincon: Ancora una volta la trasferta di Bari risulta ostica per chiunque squadra. Ma con un solo passaggio la risolve la colombiana. Dopo il pareggio di Simonetti, la centrocampista esprime tutta la sua splendida visione di gioco e mette Moller a tu per tu con Di Fronzo. Con un filtrante meticoloso risolve una condizione difficile e dimostra la sua importanza nella squadra frequentemente sottovalutata.
Irene Santi: In quel di Verona, i lanci al bacio sembra esser diventata una pratica più che comune. Dopo Meneghini, non è da meno Irene Santi che la mette sui piedi di Sardu. L’assist è solamente la punta dell’iceberg di una prova più che sufficiente: fondamentale sia in fase di recupero che d’impostazione.
Valentina Bergamaschi: Nel ruolodi quinta a centrocampo si vede di meno rispetto a come ci aveva abituato. Ma la mole di lavoro sporco con il quale opera sulla fascia è enorme. Non si esime dai suoi compiti sotto porta che sono stati ridotti, ma sono pur sempre efficaci.
Attaccanti
Valentina Cernoia: Una stagione un po’ sottotono per uno dei mancini più educati del campionato. Le voci che la danno per partente sono sempre più insistenti, ma continua a regalare magie in campo. Rita Guarino la schiera dal primo minuto e e ripaga la fiducia con una doppietta.
Chantè Dompig: La bella stagione dell’Empoli ha sicuramente aiutato l’olandese ad adattarsi al gioco italiano. Ma il potenziale offensivo dimostrato è devastante: un’altra doppietta in grande stile regala soddisfazioni alla governance toscana ed alla giocatrice. Ha dimostrato di essere duttile nei ruoli d’attacco svolgendo il suo ruolo in maniera impeccabile.
Agnese Bonfantini: Il weekend non ha portato nessun goal, ma la partita giocata rimane di livello. Si conquista il rigore per il pareggio e mette in mezzo il cross per la seconda rete: messo in referto ciò, le reti sono superflue. Uno dei migliori match giocati dalla 21enne che non a caso coincide con un’importante vittoria della squadra.
Allenatrice
Elisabetta Bavagnoli: Chi ha detto che un’allenatrice debba avere solo il pugno di ferro? Lo dimostra l’ex stella azzurra che con calma e pazienza ha rimesso in piedi una squadra senza identità. La prossima sarà una settimana fondamentale per la storia del club con la semifinale di Coppa Italia; partire con la rimonta alla Fiorentina dà un vantaggio morale importante.