Come ha fatto il calcio a diventare quello sport amato dal tre quarti del pianeta? Semplice, con l’imprevedibilità. Ovviamente ogni sport può dare questa sensazione, ma il gioco del pallone ha portato tutto ciò al massimo. Ha reso possibile che una squadra finalista per cinque anni nella massima competizione continentale uscisse rimontata dall’acerrima rivale. Stiamo parlando del Lione e dell’impresa del PSG.
Dopo un lustro di vittorie in ogni campo, le Leonesse sembrano essere in un anno di transizione. Già al primo turno di questa edizione, le ragazze di Vasseur avevano faticato contro la Juventus. Si preannunciava una stagione difficile, ma lo “zero tituli” finale sarebbe un qualcosa di clamoroso. La situazione in campionato è ancora tutta da scrivere con lo scontro diretto che deciderà tante cose. Situazione già bella che fatta in UWCL dove l’uscita ai quarti è sicura. La squadra si è adagiata sugli allori sul flebile vantaggio ottenuto all’andata. Il match aveva già fatto vedere la poca differenza di potenziale tra le due formazioni. La squadra non è riuscita a colmare le lacune ed ora si rischia di andare incontro ad una brutta crisi. I tifosi hanno già fatto partire una “rivolta” contro l’allenatore Jean-Luc Vasseur che rischia seriamente il posto.
Ci spostiamo di qualche chilometro e la condizione è opposta. Il PSG sta portando avanti un grande progetto da anni nonostante le brucianti sconfitte. Le due finali di UWCL perse ed i numerosi secondi posti in D1 Arkema potevano scoraggiare chiunque, ma le parigine non si sono perse d’animo. Hanno aspettato il momento giusto per attaccare e spodestare le regine dai vari ambiti. Il match di ritorno dei quarti di finale rispecchia esattamente la natura della squadra; il primo goal avversario a smorzare il tutto e la rimonta conclusa con l’autorete del capitano avversario. Il percorso deve ancora finire, ma a questo punto le capitoline possono ritenersi soddisfatte.