Valeria Canini, vicecapitano della Federazione Sammarinese, nasce a San Marino il 22 Febbraio 1986. Si diploma al al liceo scientifico, si laurea nella triennale di Scienze Motorie e è laureanda nella magistrale di Scienze Motorie (management delle attività motorie e sportive). Fin da piccola mostra la passione per il calcio, ma è solo alle superiori che inizia a praticarlo in una vera società. Dopo il Sarcangelo, gioca anche con le maglie di San Zaccaria e Riviera di Romagna, fino a giungere alla Federazione Sammarinese dove riesce a conciliare la passione di giocare con quella di allenare. Infatti è allenatrice di settori giovanili femminili e maschili nelle zone di San Marino, dove nel frattempo sogna di riuscire entrare a scuola ed insegnare educazione fisica ai bambini.

Come hai iniziato a giocare a calcio?
Da bambina giocavo nel cortile di casa o per strada con mio fratello ed i nostri amici, ero la più piccola ed una delle poche femmine..mi sarebbe piaciuto giocare in una squadra ma non esistevano le possibilità, così ho colto la palla al balzo alle superiori, quando un gruppo di ragazze con la passione per il calcio crearono quello che poi fu il seme del movimento sammarinese…feci pochi mesi con loro, poi cercai qualcosa di più “maturo” e andai a Santarcangelo…di lì non mi fermai più! 

Obiettivo personale per questo nuovo 2017? 
Mi piacerebbe ritrovare la giocatrice che ero e l’entusiasmo e la passione che è sempre stata alla base del mio impegno sportivo, e che mi ha permesso di affrontare difficoltà e sacrifici senza alcun peso. Inoltre non ho ancora segnato in questa stagione e mi piacerebbe arrivare ad almeno 5 gol…. 

Quale pensi sia il vero compito del vice capitano?
In realtà non ho un’idea ben precisa, ma credo debba sostenere il capitano nelle sue idee e farsi trovare all’altezza in sua mancanza. 

Prima di arrivare a giocare alla Federazione Sammarinese, hai giocato in Serie A sia con la maglia del San Zaccaria che del Riviera. Come mai questa scelta di trasferimento?
Già da una decina d’anni alleno il settore giovanile femminile sammarinese; spesso coi miei impegni da giocatrice non riuscivo a dedicare il tempo e l’attenzione necessaria per svolgere al meglio questo compito, così dopo diverse stagioni in giro per la Romagna, ho pensato che i tempi erano maturi per tornare a casa e sposare pienamente il progetto della Federazione, cercando di mettere a disposizione l’esperienza maturata in altre realtà e in categorie superiori.

Come pensi potrà essere il calcio femminile in italia tra 10 anni?
Dipende tutto da come verranno gestite le cose in questi anni…credo che il momento sia florido, si comincia e parlare e “vedere” di calcio femminile e credo ci sia un grandissimo potenziale per crescere. Se si punterà sui settori giovanili, sulla competenza degli allenatori, sulla capacità gestionale dei dirigenti societari, sui diritti delle giocatrici e sulla passione al di là degli interessi, credo si possano ottenere risultati insperati e davvero stupefacenti. 

Un grande ringraziamento all’atleta Valeria Canini e alla società della Federazione Sammarinese a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per la stagione!