Dietro ogni grande squadra c’è una grande società. Quando si parla di calcio femminile, fa poi ancora più piacere vedere come le quote rosa emergano occupandosi del “dietro le quinte”, diventando grandi dirigenti. Una di queste è Paola Duprè: da più di 10 anni lavora per il Venezia con passione, sentendosi un po’ la mamma della squadra. Lo staff direttivo è coeso così come il team in campo, e di pari passo portano avanti un importante progetto di affermazione e consolidamento del calcio femminile veneto.

Da quanto tempo fai parte del mondo sportivo?
Ho sempre aderito a iniziative sportive fin da quando erano piccoli i miei figli, poi circa una decina d’anni fa sono entrata nella famiglia del Venezia, che all’epoca era Marcon, iniziando un po’ grazie all’amicizia con dirigenti e familiari. Con il tempo mi sono appassionata fino a diventare anch’io una dirigente. Questo è un mondo nuovo, cresciuto negli anni, un ambiente molto coinvolgente”.

All’interno dello staff dirigenziale svolgi un ruolo piuttosto trasversale…
Sì, oltre ad essere revisore dei conti do una mano al Responsabile Marketing Andrea Garboli, aiutando poi dove serve. Mi sento un po’ la mamma di queste ragazze, ne ricordo 2 o 3 in particolare che ho proprio visto crescere. Ho anche accesso allo spogliatoio, intervengo laddove ci sia qualche problema. Ho trovato da subito una grande coesione, che è la vera forza del Venezia Femminile. Il gruppo è solido”.

Gli obiettivi che vi eravate posti a inizio stagione sono stati raggiunti? Siete soddisfatti di quest’annata?
L’obiettivo era quello di arrivare al primo posto, le ragazze giustamente vogliono guadagnarsi in campo la promozione, evitando i ripescaggi. Purtroppo, ci sono state alcune defezioni nel reparto offensivo dovute ai tanti infortuni, e la cosa si sente quando affronti avversarie forti. Sono mancate in alcune occasioni l’esperienza e la determinazione delle titolari, anche se tutte le ragazze sono forti e grintose. Continuiamo a lottare per il primo posto, nonostante la destabilizzazione dovuta alla pandemia. L’importante è che il gruppo sia unito, perché le qualità ci sono. Coraggio e spirito sono fondamentali per portare a casa il risultato, ogni partita deve essere giocata con la voglia di vincere. Le ragazze hanno la passione dentro, lavorano, studiano e poi vengono ad allenarsi. Non si può che ringraziarle per quello che fanno”.

Cosa c’è nel futuro della società?
Il comparto giovanile c’è, crediamo fortemente al suo sviluppo. Ci sono ragazze della Primavera già pronte che vengono inserite in Prima Squadra e questo ci rende orgogliosi, perché coltivare bene l’orticello è fondamentale per il futuro. Alcune giocatrici negli anni passati sono state chiamate da altre squadre, anche per fare il salto di categoria, ma hanno rifiutato per non lasciare questo fantastico gruppo. Molte di loro hanno rinunciato a desideri individualistici a favore della squadra, scegliendo di lottare insieme alle compagne. In generale siamo molto contenti, ma sappiamo che si può fare sempre meglio”.

Credit Photo: Venezia Femminile