Andorra ha una stella nel calcio femminile: Teresa Moratò, cresciuta nel Barcellona, ma affermatasi con il Rayo Vallecano. Teresa, cresciuta nell’ENFAF Andorra, squadra che gioca nella Liga Catalana, a 18 anni viene scoperta dal Barcellona ed entra nella squadra B per quattro anni. Inizia ad allenarsi anche con la prima squadra anche se non ha l’occasione di scendere in campo con la maglia blaugrana. La calciatrice nata ad Andorra va a giocare con le promesse del calcio catalano come Gemma Font, Jana Fernández, Laia Codina e Bruna Vilamala, che stanno iniziando a trovare spazio nella prima squadra. Di loro Teresa dice ad As: “Son grandi giocatrici che hanno possono aspirare ad arrivare al livello più alto. Nella squadra B ho potuto giocare minuti con loro e crescere come calciatrice e persona”.
Tra 77.000 cittadini di Andorra, solo 150 giocano o lavorano nel calcio femminile e solo Marc Bernaus e Ildefons Lima, avevano raggiunto la Serie A ma nel maschile. Lei è la prima nel calcio femminile. Questa estate Teresa va a giocare con il Rayo Vallecano, club storico della Primera Iberdrola, con cui ha potuto debuttare nella serie A femminile, giocando 15 partite e segnando un goal finora. “Sono molto contenta della mia esperienza nella Prima divisione. Sono arrivata a Vallecas senza aspettative ma sto accumulando sempre più minuti e mi sento protagonista”. Questo fine settimana il Rayo Vallecano affronta il Barcellona, la sua ex squadra e per lei la sfida è speciale: “Mentirei se dicessi il contrario. A Barcellona ho passato anni splendidi, ora sono una giocatrice del Rayo e darò tutto per la squadra. Celebrerò un goal, sono tra quelle che pensa che bisogna sempre festeggiare, anche se è contro un’ex squadra. Spero di segnare e di regalare qualche punto al Rayo.” Ma il Barcellona ha subito solo 3 goal perciò sarà difficilissimo anche se “il Rayo lotta sempre fino alla fine ed è complicato vincere contro questa squadra. Sarà una battaglia”. Il match sarà seguito dal ct di Andorra, José Antonio Martín, felicissimo per avere un’ambasciatrice come lei nel calcio femminile spagnolo. “Teresa rafforza l’entusiasmo per le bambine, ora è un simbolo per le ragazze che vogliono giocare a calcio che ogni anno sono sempre di più”. Andorra è al 138° posto del ranking FIFA e gioca match internazionali dal 2014. Il ct vorrebbe che fosse la prima Nazionale piccola a disputare un Europeo o un Mondiale. Le calciatrici sono tutte andorrane, infatti per ottenere la nazionalizzazione bisogna sposare un cittadino d’Andorra, avere 20 anni di residenza o 10 di studi obbligatori. Teresa è una calciatrice che segna tanto, attacca bene lo spazio, gioca bene spalle alla porta e ha ancora tanto margine di miglioramento.
Oggi alle 14.00 ecco lo scontro tra Rayo Vallecano e Barcellona. Ecco tutte le partite in programma:
23a giornata:
SABATO 20 MARZO 2021
h. 11.30
EIBAR – ESPANYOL
ATHLETIC – VALENCIA
h. 12.00
SPORTING HUELVA – ATLETICO MADRID
h. 14.00
RAYO VALLECANO – BARCELLONA
DOMENICA 21 MARZO 2021
h. 11.30
REAL BETIS – GRANADILLA
h. 12.00
LOGRONO – DEPORTIVO LA CORUNA
SANTA TERESA – MADRID CFF
h. 13.30
REAL SOCIEDAD – SEVILLA
h. 17.00
REAL MADRID – LEVANTE
Giocata in settimana:
Recupero 20a giornata:
ESPANYOL – GRANADILLA 2-3
Recuperi:
MERCOLEDI 24 MARZO
h. 17.00
SPORTING HUELVA – REAL SOCIEDAD
Classifica:
Barcellona*** 57
Levante 48
Real Madrid 47
Madrid CFF* 42
Atlético Madrid 41
Real Sociedad* 40
Granadilla* 38
Sevilla fc 32
Valencia cf 25
Eibar, Rayo Vallecano, Athletic Club* 22
Sporting Huelva* 21
Santa Teresa 19
Espanyol 18
Deportivo La Coruña, Real Betis 17
Logroño 16
* una partita in meno
** due partite in meno
*** tre partite in meno
Classifica marcatrici:
Esther Gonzalez (Levante) 19
Jennifer Hermoso (Barcellona) 16
Ludmila (Atlético), Asisat Oshoala (Barcellona) 14
Kosovare Asllani (Real Madrid), Alexia Putellas (Barcellona) 12
Lucia Garcia (Athletic), Deyna Castellanos (Atlético)11
Ellen Jansen (Valencia), Kgatlana Thembi (Eibar) 10
Marta Cardona (Real Madrid), Sanni Franssi (Real Sociedad) 9
Lieke Martens, Mariona Caldentey (Barcellona) 7
Photocredit: Teresa Moratò, Twitter