Dopo tante sfide Eleonora Goldoni è ancora pronta a mettersi in gioco. Oltre alla maglia azzurra del Napoli vorrebbe tornare ad indossare anche quella della Nazionale, per la quale nutre un amore profondo. Ci ha raccontato della sua famiglia, di gioie e difficoltà del presente ma anche di prospettive per il futuro, sempre sottolineando la sua immensa passione per quella sfera di cuoio che ancora la fa emozionare.
Fin da piccola ti sei appassionata a diversi sport, scegliendo poi il calcio come unico amore. Quale ricordo dei primi anni porti nel cuore?
“Uno dei ricordi più belli è la presenza di mio nonno ad un torneo molto importante. Giocavo ancora con i maschietti e le partite erano molto sentite. Lui non era quasi mai venuto a vedermi ma quella volta era riuscito a essere presente assieme ai miei genitori, facendomi una sorpresa. Ricordo ancora quando alzando gli occhi l’ho visto sugli spalti: il mio umore è subito migliorato e siamo anche riusciti a vincere il torneo. Di lì a poco purtroppo è venuto a mancare e quella è stata l’ultima volta in cui mi ha vista giocare”.
La famiglia è sempre stata per te il fulcro di tutto. I tuoi cari ti hanno sempre sostenuta in questi anni…
“Assolutamente sì. La mia famiglia è stata ed è il perno del mio percorso calcistico, soprattutto negli ultimi anni dove ho dovuto affrontare momenti difficili e brutti infortuni. Sono sempre stati i primi a credere in me e a farmi vedere il bello di ciò che faccio, trasmettendomi tanta forza e coraggio. Mi hanno spinto a continuare a lottare e a rialzarmi dopo ogni caduta”.
Ti sono stati vicino anche durante l’avventura in Tennessee, dove ti sei avvicinata al calcio femminile americano. Com’è andata?
“Per me è stata un’esperienza di vita pazzesca, sono stati 4 anni bellissimi: ho pure riscoperto me stessa e superato i miei limiti. Per quanto riguarda il calcio posso dire che quello italiano è molto più tattico rispetto all’americano, però dal punto di vista atletico, fisico e muscolare siamo noi a dover imparare da loro”.
Cosa ne pensi delle giocatrici straniere che hanno scelto di far carriera in Italia? Quale valore aggiunto possono aver portato?
“Quando ho nuove compagne straniere rivivo quello che ho vissuto io all’estero, per cui ci tengo a farle sentire a casa malgrado le difficoltà. Sono sicuramente un grande valore aggiunto in una squadra, per le loro abitudini di gioco ma anche a livello culturale. Possono trasmettere tantissimo, bisogna sempre essere pronti ad osservare e imparare, noi da loro e loro da noi, così che le qualità possano amalgamarsi per un grande risultato in campo”.
Il Napoli ha contribuito alla tua crescita calcistica?
“Sì, certamente. Poi da quest’anno non sono più in attacco: con l’arrivo del nuovo mister sono stata spostata a centrocampo e ora ricopro il ruolo di mezz’ala. Inizialmente ero un po’ spaventata, non avevo mai giocato in quella posizione, ma il coach Pistolesi già dal primo giorno ha visto in me tanto potenziale e margine di miglioramento. Mi ha rassicurata dicendomi che questo ruolo sarebbe stato utile per la mia crescita e anche per la squadra. Ho accolto questa sfida con serenità, mi sono cimentata appieno divertendomi tantissimo e l’allenatore mi è sempre stato accanto, favorendo il mio miglioramento a livello fisico, tattico e mentale. Adesso non vedo l’ora di recuperare dall’infortunio, voglio dare il mio contributo alla squadra. Non avrei mai pensato di poter fare la mezz’ala eppure così ho riscoperto la felicità nel giocare a calcio. Ho tantissimo da imparare ma sono contenta, questo ruolo mi rispecchia”.
La Nazionale Italiana parteciperà al prossimo Campionato Europeo UEFA Women’s Euro 2022. Un commento?
“È una Nazionale fantastica. Ho avuto il grande onore di fare con loro il percorso fino ai Mondiali del 2019 e il mio primo grande obiettivo è quello di tornare a vestire la maglia azzurra, passando prima da delle buone prestazioni con il mio club. È una Nazionale completa, unita. È cresciuta tantissimo facendo innamorare molti nuovi tifosi”.
Hai una grandissima visibilità: sei sul podio delle atlete di Serie A più seguite su Instagram. Oggi può essere importante il ruolo dei social nella diffusione del calcio femminile?
“Sono un’arma, che però può essere utilizzata a fin di bene. Non sono fondamentali nella vita, ma grazie a loro possiamo trasmettere messaggi positivi arrivando a molte persone con un sono click. Ci tengo a farmi conoscere per quella che sono e attraverso i miei profili spero di trasmettere ai fan qualcosa di vero. I social possono contribuire tanto alla crescita del calcio femminile, devono essere sfruttati al meglio”.
Dove ti vedi tra 10 anni?
“Mi vedo ancora sul campo. Vorrei continuare fino a che le gambe non reggeranno più, ho ancora tantissima voglia di giocare, crescere e migliorarmi. La mia ambizione è quella di sposare una squadra alla quale rimanere fedele, magari diventandone il capitano, e giocare tanto anche in azzurro. Mi ispiro a Javier Zanetti, ho anche avuto la fortuna di conoscerlo di persona e questo amore me lo ha trasmesso il mio papà. Ambisco a diventare come lui, a mettere in campo i suoi stessi valori”.
In bocca al lupo per il tuo futuro Eleonora!
Credit Photo: Napoli Femminile